16 Gennaio, 2025
spot_imgspot_img

Sappiamo ancora scrivere a mano?

Negli ultimi anni, la scrittura a mano è stata progressivamente sostituita da tastiere e touchscreen. L’immediatezza degli strumenti digitali ha semplificato la comunicazione, ma ci ha allontanati da un gesto naturale e profondo: impugnare una penna. Questo cambiamento ha effetti significativi non solo sul modo in cui comunichiamo, ma anche sul nostro sviluppo cognitivo ed emotivo.

Scrivere a mano stimola aree cerebrali legate alla memoria, alla concentrazione e alla creatività. Numerosi studi dimostrano che chi scrive a mano assimila meglio le informazioni, sviluppa pensiero critico e autonomia. Tuttavia, i dati rivelano un preoccupante aumento dei disturbi della scrittura, come la disgrafia, cresciuta negli ultimi dieci anni. La digitazione, per quanto rapida, non attiva le stesse connessioni neurali: digitare è un gesto meccanico, mentre scrivere richiede attenzione e coinvolgimento.

La scrittura a mano è anche espressione di sé. Ogni tratto racconta emozioni e personalità, rendendo ogni parola unica e autentica. Una lettera scritta a mano, un diario o un semplice biglietto racchiudono un valore emotivo che nessun messaggio digitale può sostituire.

Per questo, il 23 gennaio si celebra la giornata mondiale della scrittura a mano, un momento per riscoprire il piacere di scrivere. Vi invito a partecipare con un pensiero a mano: una riflessione, una frase o un’emozione che vi rappresenta. Le vostre scritture, rigorosamente anonime per rispettare la privacy, saranno raccolte in un articolo speciale su L’agone, per dare voce a chi crede ancora nel valore di carta e penna.

📩 Inviate una foto chiara entro il 21 gennaio a:
✉️ grafologiaescrittura@gmail.com
✉️ redazione@lagone.it

Riscriviamo insieme il valore di questo gesto autentico.

Paola Forte

Redattrice L’agone

Ultimi articoli