26 Gennaio, 2025
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Regione Lazio. Antonio Aurigemma in conferenza stampa con i volontari della salute e con l’ARVAS Lazio

Nella sala Tevere del Palazzo Regionale, si è tenuta una conferenza stampa promossa dall’ARVAS, (Associazione Regionale Volontari di Assistenza Sanitaria) organizzata da “Pianeta Salute Tv”. Ha moderato Monica Di Leandro, giornalista, direttore di Pianeta Salute TV che, dopo aver dato il benvenuto e specificato la motivazione dell’incontro, ha introdotto il presidente del consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma. Questi ha rivolto apprezzamenti verso ogni attività di volontariato che diventa gesto ancor più nobile quando, come in questo caso, è rivolto al settore della sanità. “Non mancherà mai il supporto per chi si impegna in un settore così delicato”.
In sala, erano presenti rappresentanti di varie associazioni, volontari della salute, da anni dediti a sostenere le esigenze di chi soffre, a sopperire alla solitudine degli anziani, a costruire per i bambini spazi protetti e modelli di vita in quei quartieri sui quali pesa la criminalità. I relatori Tiziana Biolghini, Francesca Danese, Silvio Roscioli, Paola Capoleva, presente in luogo di Cristina De Luca, hanno raccontato esperienze e scopi dei volontari della salute che operano per l’umanizzazione della degenza, l’ascolto attivo di chi soffre, la corretta applicazione della Legge 38 del 2010 ancora disattesa, l’importanza degli ospedali di comunità. Ne emerge un quadro in cui il volontariato risulta presente da sempre nel tessuto sociale: nel Lazio sono attive 1600 associazioni che hanno un peso sul benessere della collettività. Si sono costituite in Reti: Rete oncologica, Rete per la raccolta del sangue, Rete sul tema della salute mentale, per accogliere genitori spaventati in pensiero per la salute dei figli. Sono associazioni pronte a sviluppare pratiche attive e a crescere insieme. Occorre impegnarsi nelle case di comunità affinché diventino anche luoghi di prevenzione; il volontariato è ascolto, perché il benessere non è solo mancanza di malattia ma sostegno, vicinanza, accompagnamento, anche in considerazione del fatto che è accertato come la solitudine abbassi la lunghezza della vita.

L’ ARVAS, associazione che da anni è accanto ai pazienti durante la degenza in ospedale, è pronta a interagire con i Comuni, guardando oltre la mission ospedaliera, andando sul territorio, per stare “con” chi ha bisogno di essere ascoltato, di essere accolto con il cuore. Quel logo “Mano nella mano” visibile sulla locandina vuol dire proprio “io ci sono”. Si pensi a chi, tenuto poco tempo in ospedale, viene dimesso e non sa dove andare poiché è completamente solo, privo di ogni appoggio famigliare, se gli ospedali si aprono al territorio sarà possibile calcolare uno spazio dove il paziente possa riprendersi. Uno spazio presente per ora solo al San Giovanni. Così, attraverso l’integrazione tra il servizio sociale e quello sanitario, l’ARVAS vuole favorire la continuità delle cure per chi vive in condizioni di non autosufficienza, cronicità o fragilità.

Il presidente dell’ARVAS, Silvio Roscioli, ha gentilmente rilasciato questa intervista.

PRESIDENTE PUÒ ILLUSTRARCI IN BREVE L’OPERATIVITÀ DEI VOLONTARI ARVAS E LA DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE SUL TERRITORIO?
L’ARVAS, con i suoi volontari, è presente in quasi tutti gli ospedali del Lazio. Abbiamo 45 anni di vita e 1000 volontari operativi in 26 ospedali della regione. La nostra mission è quella di partecipare al processo di umanizzazione delle degenze.
In cosa consistono gli interventi che voi apportate negli ospedali?
– Noi stiamo accanto al paziente e alla famiglia per sostenere le piccole funzioni fisiologiche del paziente, dall’assunzione dei pasti, alla piccola pulizia personale,…
– Siamo presenti nei laboratori, nei CUP, nell’accoglienza.

COME AFFRONTATE IL TEMA DELLA FORMAZIONE?
Organizziamo corsi in funzione del servizio che il volontario andrà a svolgere. I volontari sono formati attraverso un corso teorico-pratico seguito da un colloquio finale. Al neo volontario è richiesto di offrire il suo servizio almeno per due ore settimanali. Mediamente sono svolte 6/7 ore di lezioni teoriche di due ore ciascuna e 20 ore di tirocinio con il tutor.

QUALI OBIETTIVI AVETE PROGRAMMATO PER IL 2025-2026?
Ci siamo proposti di aumentare i corsi di formazione; di fare Rete con organizzazioni similari; di sensibilizzare le fasce giovanili sull’importanza del volontariato.

Dopo aver ringraziato il presidente, ho dialogato con Giacomo Mangiaracina, medico specialista in salute pubblica, presidente dell’Agenzia Nazionale per la prevenzione APS (Associazione di Promozione Sociale). Trattasi di una Prevenzione a tuttotondo poiché riguarda la sicurezza, l’ambiente, il lavoro, l’igiene mentale, le dipendenze, essenzialmente da tabacco. È il medico che, insieme a Guzzanti, Veronesi, Sirchia ha condotto una campagna contro il tabacco quando fu fatto bandire dai locali pubblici 20 anni fa. Egli ha contribuito alla realizzazione del film THE ANSWER sceneggiato per la prevenzione contro i danni del tabacco, scaricabile gratuitamente dal sito: prevenzione.info
Anna Maria Onelli
Redattore L’agone

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