27 Gennaio, 2025
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Bracciano, la festa di sant’Antonio Abate

Oggi 26 gennaio, in Piazza IV novembre, si è svolta la Festa di Sant’ Antonio, alla presenza del sndaco Marco Crocicchi e dall’Assessora Maddalena Coletta. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Equitazione Butteri Bracciano in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Bracciano e la Parrocchia di Santo Stefano Protomartire, con il patrocinio e il contributo del comune di Bracciano, ha avuto come ospite d’eccezione la Fanfara dei Carabinieri a cavallo di Roma. Dopo la benedizione dei piccoli animali ad opera del Parroco Don Francisco de Macedo, il corteo a cavallo dei butteri, partito dal parcheggio del ristorante Alfredo Persichella ha attraversato il paese, accompagnato dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile Comunale, congiungendosi con la Fanfara presso il parcheggio dei Pasqualetti per giungere infine in Piazza IV novembre, sede del Municipio, dove i cavalli hanno ricevuto la benedizione da parte di Don Fernando.

Il pubblico presente in Piazza, numeroso nonostante il tempo non proprio clemente, ha potuto quindi assistere con grande emozione all’esibizione della fanfara dei Carabinieri a cavallo di Roma, molto apprezzata e applaudita da tutti i presenti. Al termine dell’esibizione il sindaco Marco Crocicchi, Don Fernando e il presidente dei Butteri Valerio Mita, hanno deposto la corona al monumento dei caduti. La manifestazione si è conclusa con la premiazione al maestro della Fanfara dei Carabinieri Fabio Tassinari, al presidente dell’Ass.Naz.Carabinieri sez. di Bracciano Giovanni Ciraolo. Il Sindaco e l’Assessore Coletta hanno concluso ringraziando l’Ass. Butteri, la Fanfara, la Parrocchia e sottolineando il lavoro fondamentale svolto per garantire lo svolgimento dell’evento in sicurezza dai professionisti che hanno curato il piano di sicurezza, dall’Ass.Nazionale Carabinieri di Bracciano, dalla Polizia Locale e della Protezione Civile Comunale. Un plauso agli organizzatori tutti che con la loro passione, competenza hanno fatto vivere alla città di Bracciano, una giornata seppur grigia, uno spettacolo che ricorderemo per tanto tempo.

Al termine dell’esibizione il sindaco Marco Crocicchi, don Fernando e il presidente dei butteri  Valerio Mita, insieme a Stefano Nori (ex presidente Ass. Butteri) e Sandro Fiorentini (Ass. Naz. Carabinieri) hanno deposto la corona.

L’agone nuovo, presente alla manifestazione, esprime grande apprezzamento a tutti gli Organizzatori che hanno dimostrato quanto la passione, lo stare insieme possono ridare slancio e fiducia per il raggiungimento di belle iniziative. Grazie.
Giovanni Furgiuele
presidente associazione l’Agone nuovo

La Fanfara a cavallo

La Fanfara a cavallo è il più anticoReparti musicali dell’Arma dei Carabinieri, nasce, per decreto, nel 1829 anche se già nella bozza di quello che era il Regolamento Generale dell’Arma dei Carabinieri, del 1814, erano indicati anche i militari “trombetti” ai quali era assegnato il compito di trasmettere gli ordini del Comandante a tutte le truppe in campo. Questi ordini erano scanditi da pochissime note, tre al massimo (escludendo la ripetizione “d’ottava”), ed erano suonati a cavallo. I militari dovevano perfettamente capire l’alternanza di più 200 ordini, calibrati mescolando altezza e ritmo dei suoni, imparando a gestire perfettamente le loro modalità di comunicazione. La musica era il mezzo che consentiva la divulgazione degli ordini dei comandanti alle truppe e ciascun trombettiere, in qualsiasi posto si trovasse, era in grado di comunicare esattamente al resto della truppa il momento in cui eseguire le varie operazioni che scandivano i ritmi della giornata, come abbeverare i cavalli, scendere dal cavallo, far fuoco, sguainarele sciabole, il silenzio, la sveglia. Nasce la musica militare, la cui caratteristica principale è legata alla sua capacità di essere decodificata in poche note legate ad un ordine preciso. Pochi suoni capiti da tutti, che oggi costituiscono “la cifra” dei concerti della Fanfara.

Il cavallo, poi, è un animale meraviglioso che si sposta nello spazio seguendo tre ritmi principali, il passo, il trotto e il galoppo. Compositori importanti come Mozart e Strauss sino ad arrivare ai Maestri che hanno diretto la Banda dell’Arma e gli stessi Maestri che hanno diretto la Fanfara a Cavallo si sono ispirati a questi ritmi per comporre brani musicali che sono appunto passi, trotti e galoppi diventatifamosi perché legati al famigerato Carosello Storico dell’Arma dei Carabinieri. Ma tutto questo è anche la chiave di inizio dell’armonia tra musica e cavallo.

In natura il cavallo è un predato e l’uomo è un predatore. Nell’addestramento del cavallo alla musica la prima cosa è far capire al cavallo la bontà delle nostre intenzioni, anche quando chi lo monta suona ad esempio uno strumento a percussione, ha in mano un bastone e produce un rumore che può risultare innaturale. Una esibizione di una cerimonia solenne, come quella del 2 giugno, quando la Fanfara rende gli onori al Presidente della Repubblica con il Reggimento Corazzieri al termine della Parata militare dei Fori Imperiali, comporta un lavoro quotidiano enorme che comincia dal progressivo avvicinamento del cavallo al suono fin dai primi giorni del suo arrivo nel Reggimento.

Il repertorio della Fanfara a Cavallo è calibrato in base all’intervento. Nelle cerimonie militari o di Stato, si trasmettono, attraverso la musica, i valori positivi propri di una nazione. La scelta dei brani ne sarà conseguente espressione. Se si partecipa invece ad un momento di vita quotidiana di una comunità, per esempio un momento religioso, si proporranno brani di musica religiosa.

La Fanfara a cavallo ha il privilegio di fare lezioni/concerto anche nelle scuole e questo consente di far conoscere la musica militare, con i suoi ritmi e il binomio virtuoso tra uomo e cavallo facendo capire ai ragazzi che le partiture di musica militare per complessi a cavallo non si trovano in commercio. I motivi derivano principalmente dal fatto che nel mondo le Fanfare a cavallo sono poche, quindi non c’è mercato per queste partiture. Ogni brano viene trascritto e adattato alle esigenze musicali della Fanfara a cavallo, dall’Inno di Mameli a brani più moderni come pagine di Rod Stewart ad esempio. La scelta dei brani, ancora, può essere dettata da necessità di regia o altre esigenze. Il Carosello storico dell’Arma dei Carabinieri, fiore all’occhiello della Benemerita, per anni ha affascinato la regina Elisabetta II d’Inghilterra tanto che ad ogni arrivo in Italia in visita ufficiale, ha desiderato assistere ad un carosello accompagnato dalle musiche della Fanfara a cavallo. Altro motivo di ispirazione del repertorio può essere dettatoin particolari anni come al 150° anniversario della morte di Gioacchino Rossini quando sono stati inseriti nel repertorio e nel Carosello storico brani del compositore pesarese.

La Fanfara a cavallo, ultimamente,uniformandosi alle Fanfare a cavallo del mondo si esibisce anche in formazione “a piedi”, con un repertorio musicale importante che sipropone perl’ascolto nelle sale da concerto, senza i cavalli. Abbiamo suonato accompagnando solisti e cori di alto profilo. L’attività musicale della Fanfara a cavallo è poliedrica e polivalente.

Attualmente l’organico della Fanfara a Cavallo si compone di 32 musicisti più il CapoFanfara, il Luogotenente Carica Speciale Fabio Tassinari che ne è il direttore e che ha maturato esperienze musicali con importanti complessi musicali italiani ed esteri.

La partecipazione dellaFanfara a cavallo nella vita pubblica dello Stato, si può riassumere nei treCambi della Guardia al Quirinale eseguiti in Forma Solenne, con il Reparto Corazzieri – il 7 gennaio in ricordo del Tricolore, l’11 marzo per l’Unità d’Italia, il 1° giugno per annunciare la Festa della Repubblica e la tradizionale Rivista militare ai Fori Imperiali del 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. Un altro evento importante è il Carosello storico a Villa Borghese, a Piazza di Siena, l’ultima domenica di maggio, evento molto apprezzato dai romani e dai turisti attratti anche dalle gare di equitazione. Il complesso, poi, per la sua particolare formazione, è molto richiesto in Italia dove si è esibita in tutte le principali città italiane (Palermo, Siracusa, Napoli, Bari, Firenze, Milano, Torino, Trieste ecc.) ma anche all’estero esibendosi a Nimes (Francia), Aachen (Germania), Basilea (Svizzera), Malta, Belgio, Olanda ed Inghilterra a Londra e a Windsor per il 60° anniversario di Regno della Regina Elisabetta II.

Il musicista, carabiniere a cavallo, è un carabiniere a tutti gli effetti, specializzato in maniera esemplare nella Rappresentanza di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, formato nelle scuole dell’Arma e avviatosuccessivamente a una formazione per la cultura equestre militare. Possiede, inoltre, una competenza musicale certificata in quanto suonare a cavallo, senza riferimenti spazio temporali, èestremamente complesso. Gli oricalchi si suonano con una sola mano e tecnicamente, con l’altra, si guidano entrambe le redini del cavallo. Le percussioni, invece, utilizzano entrambe le mani per suonare e, nello stesso tempo, conducono il cavallo con le redini collegate alle staffe dei piedi dei cavalieri.

La Fanfara a cavallo è un reparto particolare, unico in Italia. Ne consegue che i nostri spostamenti sono accompagnati da una grande partecipazione popolare, soprattutto all’estero dove esportiamo il made in Italy della produzione musicale che risveglia sentimenti di commossa appartenenza.

Gli strumenti identificativi della Fanfara a Cavallo sono trombe in Si bemolle, derivate dal nucleo dei 12 “trombetti” nucleo iniziale della Fanfara a far data dal 1829.Dal 1959, con l’ampliamento dell’organico, arricchiscono le armonie del Reparto la classe dei flicorni – tenore, baritono e basso e le percussioni sia a suono determinato,i timpani, sia quelle a suono indeterminato, tamburi imperiali, rullanti e piatti.

La Fanfara è accompagnata spesso da una cagnolina, il vicebrigadiere Briciola, la Mascotte dell’Arma dei Carabinieri affidata in custodia alla Fanfara a Cavallo che il 16 agosto 2019 ha vinto il prestigioso ed internazionale“premio fedeltà del cane” a Camogli. Briciola è un cagnolino che compie gli anni il 5 giugno, festa dell’Arma dei Carabinieri e ha debuttato nel 2014 nel giorno Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri. Noi abbiamo cominciato a studiare il fenomeno “mascotte” dagli anni Settanta anche se sappiamo che è sempre esistita nel Reparto a cavallo perché molti dei direttori del complesso montato avevano composto brani dedicati, appunto, alla mascotte. La mascotte era il miglior cane da scuderia del Reggimento a cavallo e aveva il compito di coadiuvare l’uomo nel lavoro del cavallo. Il cavallo è di per sé un animale libero, se vuole sa come muoversiall’interno delle scuderie dove, però,si conservanoanche molti alimenti di scorta la cui incetta potrebbe fargli male. Il cane, grazie al suo udito sviluppato e all’addestramento ricevuto, avverte se, di notte, un cavallo sta facendo man bassa di alimenti, avverte il militare che riaccompagna il cavallo all’interno del proprio box per farlo riposare. Briciola è ufficialmente la quarta mascotte del nostro Reparto. Le attuali caratteristiche della Mascotte consistono nella provenienza da atto di donazione, perché questo simboleggia i valori positivi che si vogliono donare al Reparto, nell’ essere femmina, perché la femmina in natura è più intelligente e apprende in modo migliore, essere meticcia, perché l’Arma dei Carabinieri lancia un messaggio di sensibilizzazione sull’adozione dei cagnolini dai canili. Naturalmente la Mascotte, per essere tale non deve avere paura dei cavalli e dal suono degli strumenti musicali. Briciola è un simbolo, è un cagnolino qualunque, che manifesta una innata intelligenza, sfila con noi, alla testa del Reparto, davanti a tutti i Comandanti. Il premio internazionale “fedeltà del cane” di Camogli è un orgoglio per l’Arma dei Carabinieri in considerazione della affettuosità che ci regala e del lavoro che svolge nell’Arma dei Carabinieri.

Comandante della Fanfara è il Luogotenente Carica Speciale Fabio Tassinari che, dal 2001, ne ha la responsabilità musicale, logistica ed operativa.

Il Circo Massimo emblema dell’archeologia mondiale, è stato il 12 settembre scorso scenario e palcoscenico per il Longines Global Champions Tour. La “Formula 1 dell’equitazione”, il circuito di salto ostacoli più prestigioso del Mondo che prevede tappe nelle capitali più importanti, ha portato a Roma i cavalieri e le amazzoni più famosi ed è stata anche l’occasione per avvicinare pubblici diversi all’equitazione e allo straordinario mondo del cavallo. A conclusione della importante manifestazione sportiva, impreziosita da eventi dedicati al sociale in una prospettiva di incoraggiante integrazione culturale, si è esibita la Fanfara a cavallo del 4° Reggimento, accompagnando con le sue musiche e i ritmi crescenti, il Carosello Storico dell’Arma dei Carabinieri con la tradizionale rievocazione della famosa carica di Pastrengo del 30 aprile 1848. Il pubblico presente ha assistito entusiasta al lancio dei Cavalieri del 1° e 2° squadrone, su segnale delle trombe della Fanfara a cavallo, con una vera e propria carica, inclusa la presenza nel campo dello Stendardo italiano, esattamente come successe nelle alture di Pastrengo per salvare il Re Vittorio Emanuele. L’esibizione della Fanfara a cavallo dei Carabinieri a cavallo di Roma suscita sempre grande entusiasmo e partecipazione, in Italia e all’estero.

 

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