30 Gennaio, 2025
spot_imgspot_img

Al via un progetto sull’audiovisivo alla scuola di Canale

 

Si è tenuta nella mattinata del 27, al teatro comunale “Maurizio Fiorani”, in occasione della Giornata della Memoria, la proiezione del film “La seconda via”, prodotto da Claudio Zamarion e Antonio Marchese. Gli studenti delle classi terze, sezioni E e F della scuola secondaria di primo grado, hanno osservato con attenzione e hanno accolto le varie scene, girate nei nostri territori, con un silenzio assordante, consapevoli e consci della delicatezza della tematica. Presenti il sindaco di Canale, Alessandro Bettarelli, l’assessore alla Scuola, Formazione e Diritto allo Studio, Valeria Pasquali, la Dirigente scolastica Renza Rella e Fernando Cappelli, presidente della Riserva Naturale Monterano. Al termine della visione del film gli studenti hanno posto domande, sono intervenuti con le loro riflessioni andando a costituire un momento di incontro e confronto maturo e profondo. Prima di ritornare in classe, Claudio Zamarion, affiancato dalla professoressa referente e dal presidente de L’Agone nuovo, Giovanni Furgiuele, ha colto l’occasione per presentare un progetto sull’audiovisivo proposto agli studenti, esteso anche alle classi prime e seconde.

Si tratta di un progetto volontario in collaborazione con il comune di Canale Monterano, Manziana, Parco Bracciano-Martignano e soprattutto con la Riserva di Canale, volto alla realizzazione di un cortometraggio basato unicamente sulle idee dei ragazzi. Lo stesso Zamarion ha affermato: “da tanti anni con i vari comuni portiamo avanti progetti sulla valorizzazione del territorio; progetti, come questo, costituiti da una parte prettamente didattica, che porterà alla realizzazione concreta e pratica di un piccolo cortometraggio, diffuso poi sulle varie piattaforme digitali. Il proposito è quello di costituire dei laboratori in cui i giovanissimi hanno la possibilità di esprimersi, proponendo idee, che verranno poi messe a punto grazie alla collaborazione di professionisti del campo. Tutti i ragazzi che sceglieranno di partecipare avranno una mansione: ci sarà chi seguirà i costumi, chi sceglierà le location, chi si occuperà della fotografia e della regia. Quello che davvero ci preme è creare una comunicazione che parta dai ragazzi e che sia rivolta ai ragazzi: deve essere un vostro progetto, ideato tramite le vostre intuizioni e le vostre sensibilità, che sappia parlare il vostro linguaggio e definirlo nel modo più semplice possibile”. Un proposito stimolante, che in un mondo ormai iper connesso, dà ai giovani e giovanissimi la possibilità di continuare a usare la fantasia come mezzo più potente per trasferire emozioni vere e autentiche.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone

Ultimi articoli