7 Febbraio, 2025
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I rischi per i giovani declinati agli studenti

Al liceo De Sanctis di Roma nord, convegno a classi unificate

Dalle 10 alle 12,30 di giovedì 6, al liceo De Sanctis di via Cassia, le lezioni di tutte le classi si sono interrotte per dedicare uno spazio alla riflessione sui rischi e i pericoli dei comportamenti giovanili.

L’orgoglio della dirigente Cosima Stefania Elena Chimienti, che ha fortemente voluto e organizzato l’evento, era evidente nella cura con cui aveva organizzato tutto minuziosamente, mobilitando corpo docenti, collaboratori scolastici, tecnici ma soprattutto i ragazzi per la presenza del criminologo.

A farle da spalla in questa realizzazione c’è stata la professoressa Oppedisano, una montagna di ricci a far da cornice a occhi intelligenti, efficienza dal profilo basso.

La maestosità dell’evento è innanzitutto nei numeri: 89 classi collegate in streaming grazie a un sistema tecnologico d’avanguardia, orgoglio della professoressa Chimienti. Oltre all’aula magna stipata di ragazzi, la dirigente ha consentito a tutto l’istituto di partecipare alla riflessione proposta, ivi compresi i quinti superiori che inizialmente aveva voluto preservare in considerazione dell’imminente maturità, ma che loro stessa richiesta hanno voluto esserci.

Si conferma l’inversione dei termini; sono andato lì per dare loro qualcosa e invece sono stati i ragazzi a consegnarmi la loro attenzione in un silenzio interessato e intelligente.

L’esposizione, al solito, non l’ho ristretta alla fornitura di informazioni ma è stata un condensato di elementi attivi; analisi di casi di cronaca, considerazioni sui sistemi cognitivi giovanili e i loro condizionamenti, funzionali accenni alle norme di legge e di buon senso.

L’apprezzamento non è stato rilevato dagli applausi spontanei di fine esposizione ma dalla raffinatezza delle tantissime domande che sono arrivate dall’aula e dalle classi collegate da remoto.

In quei quesiti c’erano le loro aspettative, le loro speranze, la loro diffidenza, quella innata curiosità giovanile che non si arrende al confezionato ma vuole passare attraverso la convalida e il dubbio.

Sono stati stimolatori di competenza e di emozione, accompagnandomi all’uscita tra ali spontanee di sorrisi, saluti, gratitudine espressa e tacitamente proiettata con gli occhi.

Il grazie della dirigente Chimienti e del corpo docenti sono il nutrimento con cui L’agone, impegnato da anni sulle tematiche affrontate, mantiene vivo il proposito di educare e sostenere i giovani divulgando la cultura della legalità.

Quando, come oggi, può essere fatto in un istituto così magistralmente diretto, il ritorno di ricompensa è inesprimibilmente profondo.

Gianluca Di Pietrantonio
Redattore Lagone

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