Le sinossi
Valeria è un’affermata psicologa con un lavoro che la gratifica, due figli adorabili e un ex marito. Una solida rete di amicizie supplisce alle mancanze affettive della famiglia di origine. La sua vita ordinata e metodica viene stravolta dal ritorno, a distanza di vent’anni circa, del suo primo amore, Alessandro, con il quale si troverà a vivere altre mille prime volte, dal perdere l’equilibrio e l’armonia conquistati in anni di autoanalisi e costruzione del sé, al ritrovarsi invischiata suo malgrado in una pericolosa vicenda, nel pieno del conflitto siriano nell’estate del 2014, in qualità di spettatrice impotente. La protagonista è a tutti gli effetti una persona normalissima catapultata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lei e il suo compagno non riusciranno a portare a termine la loro missione, ma verranno irrimediabilmente cambiati dalle vicissitudini che affronteranno e dalla nuova conoscenza l’uno dell’altro. Il romanzo tocca il delicato argomento della condizione della donna, sia essa in un contesto di sviluppo economico e sociale sia di guerra e povertà.
Seduti sulla riva di un lago, osservando le verdi colline che lo contengono, si percepisce che le distanze non possono essere infinite. Tutto è racchiuso in quel sinuoso e antico profilo che circonda la superficie dell’acqua, tutto accade intorno a quello specchio policromo. Ed ecco allora che prendono forma i dolci sapori di un amore, ondeggiano nuovi e antichi segreti, emerge la drammatica fine di un’esistenza. A volte può accadere che, nonostante le brevi distanze, non si riesca a vedere perfettamente nitido e allora si finisce per confondere molte cose che sembravano evidenti. È quello che accade al sindaco e medico di famiglia Triestino Davoli, sempre alle prese con nuovi enigmi perché spesso la distanza che ci separa dalle persone e dalle cose, può rivelarsi, nello spazio ma, soprattutto, nel tempo, soltanto apparente.