11 Febbraio, 2025
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I dati del Dap, detenuti in leggera diminuzione nel Lazio

Tra il 31 dicembre 2024 e il 31 gennaio di quest’anno anno si è leggermente ridotto il numero di detenuti presenti nel Lazio, mentre, sia pur di poco, è tornato a crescere in tutto il Paese.

Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Giustizia, i detenuti presenti in Italia a fine gennaio scorso erano 61.915, cinquantacinque in più rispetto al mese precedente (in percentuale lo 0,1%). Nel Lazio i presenti risultavano 6.647, e quindi 18 in meno rispetto a fine dicembre (in percentuale -0,3%).

Le leggere riduzioni che si sono verificate in questi mesi sono praticamente ininfluenti e non sono sufficienti a modificare il tasso di affollamento carcerario che rimane  sostanzialmente invariato.

Il tasso complessivo in Italia calcolato sul numero di posti disponibili è del 133% in Italia e del 145% nel Lazio. In un quadro di questo genere solamente una misura che consenta l’uscita dal carcere dei detenuti con residui di pena inferiori a due anni potrebbe incidere in maniera significativa, riportando la situazione degli Istituti penitenziari del nostro Paese entro livelli minimi di vivibilità.

Sono infatti il 26% della popolazione detenuta in Italia le persone con un residuo di pena inferiore a due anni nella nostra regione chi si trova nella medesima condizione costituisce il 30%.

Nel complesso continuano  a essere sono solo tre le regioni con tassi di sovraffollamento inferiori al 100%: si tratta di Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta. D’altro canto, vi sono quattro regioni – Lombardia, Veneto, Puglia e Molise – dove il numero dei presenti è superiore al 150% dei posti disponibili.

Quanto ai tassi di affollamento carcerario per singolo istituto sono 147 su 189 i penitenziari in tutta Italia in cui il numero dei presenti è superiore ai posti effettivamente disponibili e sono 59 quelli in cui tasso di affollamento supera il 150%.

Scorrendo la graduatoria dei tassi di affollamento per singolo istituto, questo mese sono due le strutture nel Lazio che si collocano ai primi venti posti nel panorama nazionale: Regina Coeli con un tasso del 184,9% (a fine dicembre era del 185,7%) e Viterbo con il 176,4% ( a fine dicembre era del 174%)

Sempre riferendoci alla nostra regione se si escludono due case di reclusione della regione e la terza casa circondariale di Roma, destinata ai semiliberi e al trattamento avanzato per tossicodipendenti, tutti gli istituti di pena presentano ancora e da oltre due anni e mezzo tassi di affollamento effettivi superiori al 100% e in nove su 14 i numeri dei detenuti presenti superano la soglia del 140% sui posti effettivamente disponibili.

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