Riceviamo e pubblichiamo – Il Partito Democratico di Civitavecchia denuncia con forza la decisione della Regione Lazio di sospendere l’indennità per il personale dei pronto soccorso. Una scelta irresponsabile e vergognosa, che colpisce chi ogni giorno lavora in prima linea tra turni massacranti, carenze strutturali e un sovraccarico costante di pazienti.
Sembra che il Covid non abbia insegnato nulla. Dopo aver celebrato medici e infermieri come “eroi” durante la pandemia, oggi la destra li punisce, togliendo loro il riconoscimento economico minimo per un lavoro essenziale e altamente usurante. È inaccettabile che si tenti di scaricare la responsabilità sul rinnovo del contratto nazionale, quando è evidente che questa è solo l’ennesima mossa per affossare la sanità pubblica a vantaggio del privato.
“Il blocco dell’indennità ai sanitari è solo l’ultimo tassello di un disegno più ampio, fatto di tagli, precarizzazione e abbandono del servizio pubblico. Mentre le liste d’attesa si allungano, i pronto soccorso scoppiano e i cittadini vedono ridursi sempre di più l’accesso a cure adeguate, il centrodestra regionale dimostra ancora una volta la sua vera natura: penalizzare chi lavora e chi ha bisogno, favorire chi può permettersi la sanità privata.” Ha dichiarato il Segretario del PD di Civitavecchia Enrico Luciani, “come Partito Democratico di Civitavecchia, come già peraltro fatto dai nostri consiglieri regionali Emanuela Droghei e Massimiliano Valeriani, chiediamo che la Regione Lazio torni immediatamente sui suoi passi e ripristini l’indennità dovuta ai lavoratori dei pronto soccorso. Il diritto alla salute non può essere sacrificato sull’altare dell’austerità e degli interessi privati. Questa amministrazione regionale si assuma le sue responsabilità: non c’è rilancio della sanità senza dignità per chi la manda avanti ogni giorno.”
Il PD di Civitavecchia sarà sempre al fianco degli operatori sanitari e di tutti i cittadini che chiedono una sanità pubblica forte, efficiente e accessibile a tutti.