Una storia che non riesce a trovare un lieto fine quella che vede protagonista il litorale romano e in particolar modo il lido di Ostia. Sulla vicenda torna il movimento politico presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro attraverso le parole del segretario provinciale romano e responsabile per la Politica Interna Carlo Spinelli:” L’estate si avvicina e le spiagge di Ostia sono ancora senza dei concessionari ma soprattutto in balia degli eventi atmosferici che hanno provocato danni ingenti alle stesse favoriti dall’abusivismo del quale si sono resi protagonisti i vecchi concessionari degli stabilimenti balneari. Servono sicuramente degli interventi che ne ripristinino lo stato e, dato che le concessioni sono state revocate, spetta al comune di Roma metterci le mani a proprie spese ovvero, a spese dei cittadini. Legge vuole che qualsiasi bene venga dato in concessione, alla fine del contratto debba essere riconsegnato così come è stato ricevuto, ma la mancanza di controlli che si è registrata negli anni da parte delle varie amministrazioni romane, ha fatto si che gli arenili di Ostia siano stati oggetto di abusivismo incontrollato che adesso deve essere sanato con la rimozione di ciò che non dovrebbe esserci. Inoltre anche i danni causati dalle mareggiate devono essere risanati così come deve essere effettuata la rimozione dei rifiuti presenti sulle spiagge. La nostra responsabile in loco Paola Torbidoni, si sta interessando molto a questo problema interrogando i vari responsabili municipali chiedendo loro di risolvere il problema senza andare a toccare le tasche dei cittadini ma gli stessi sembra non riescano ( o non vogliano ) trovare una soluzione alternativa a quella di procedere a spese del comune. Purtroppo il problema viene da lontano – prosegue Spinelli – con il mancato controllo dei concessionari da parte dell’Ente che ha favorito, come già detto, l’abusivismo, ma ha portato anche a comportamenti scorretti da parte dei concessionari ai danni dei cittadini precludendo tra le altre cose, l’accesso in spiaggia che ricordiamo è demaniale e quindi libero senza dover sborsare denaro perché l’unica cosa che si dovrebbe pagare sono i servizi forniti e non l’occupazione della battigia o il passaggio in spiaggia. La prassi prevede che, qualora l’Ente appaltante debba eseguire lavori di ripristino perché il bene appaltato non è stato riconsegnato nelle stesse condizioni le quali è stato ricevuto, le spese sostenute devono essere poi richieste a chi aveva in concessione il bene demaniale. Ma questa strada sarà difficile da percorrere in quanto è possibile che alcune società siano già state sciolte e comunque, anche avvalersi su quelle ancora esistenti richiederebbe un esborso di spesa che potrebbe superare quello sostenuto per gli interventi. Conviene? Crediamo di no. Quello che invece potrebbe essere fatto – va avanti ancora l’esponente IdD – è trovare degli accordi con i nuovi concessionari affinché siano loro stessi a ripristinare le spiagge così come dovrebbero essere in cambio di contratti che prevedano sconti sugli affitti e una durata tale da fare in modo che gli stessi concessionari non abbiano da rimetterci, in questo caso si salverebbero capra e cavoli come si suol dire, il comune non dovrà sobbarcarsi le spese e ai cittadini non saranno richieste gabelle ulteriori per rientrare delle spese sostenute dall’Ente comunale stesso. Questa è la proposta del movimento Italia dei Diritti e questa è la linea che, attraverso la responsabile per il X Municipio Paola Torbidoni, porteremo avanti sperando – conclude Spinelli – che da ora in poi si facciano controlli per verificare che i concessionari delle aree balneabili rispettino le regole senza ricorrere a opere abusive o a tenere comportamenti scorretti verso chi vuole fruire della battigia senza per forza usufruire dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari”.