26 Febbraio, 2025
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La traduzione letteraria ecumenica del Nuovo Testamento presentata a Roma

Il primo Vangelo che accomuna diciotto chiese cristiane in Italia. La prima traduzione italiana ecumenica condotta con criteri letterari di aderenza al testo originale. È stata presentata a Roma, la Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento. Un lungo e complesso lavoro, durato anni, che ha coinvolto circa 50 esperti – traduttori e revisori di diverse chiese – coordinato dalla Società biblica in Italia (Sbi) e approvato dall’Alleanza Biblica Universale. Un messaggio di unione, pace e fraternità lanciato da una gremita Chiesa Valdese di piazza Cavour, a cui si sono associati con un videomessaggio il cardinale Matteo Zuppi, presidente Conferenza Episcopale Italiana, e nei loro interventi il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della CEI, il vescovo Dionysios Papavasileiou della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia (Patriarcato ecumenico), la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese, e il dottor Lénart de Regt, Alleanza Biblica Universale. Un unico testo condiviso, mantenendo naturalmente libertà e quindi diversità di interpretazioni per permettere una divulgazione non confessionale in un’Italia dove la Bibbia permea l’arte, la cultura e il vissuto quotidiano ma rappresenta ancora un libro poco letto e conosciuto.

“Questa traduzione rappresenta una pietra miliare della storia della Bibbia in Italia – ha dichiarato Mario Cignoni della Facoltà valdese di teologia e segretario generale della Sbi, coordinatore dei lavori – Si tratta di una traduzione nuova, al passo con i nostri tempi che rispecchia fedelmente il testo originale in greco, facendo attenzione alle forme verbali, a una traduzione coerente, alle sfumature che i termini avevano all’epoca per renderli maggiormente comprensibili al lettore di oggi. Una versione non confessionale senza precedenti che accomuna le Chiese Cristiane per far conoscere il vangelo nella scuola, tra la gente comune, e nuovamente nella chiesa. L’auspicio – ha concluso – è che la sua diffusione possa sostenere il più lungo e difficile lavoro di traduzione ecumenica dell’Antico Testamento per completare l’opera”.

“Un lavoro di traduzione corale, che ha dato dignità e spazio a tutte le confessioni e alle singole sensibilità, in vera fraternità tra le Chiese – ha dichiarato don Luca Mazzinghi della Pontificia Università Gregoriana, presidente della Sbi – Una traduzione come fondamento comune in tensione feconda con le reciproche differenze. L’invito è che la Parola Scritta venga ora messa in pratica anche nella propria vita quotidiana”.

La presentazione si è conclusa con la nomina del professor Mario Cignoni a presidente onorario della Società biblica in Italia. 

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