La storia non si ripete, anche se la somiglianza del periodo attuale con quello che precedette la seconda guerra mondiale è impressionante. Gli anni alla vigilia della seconda guerra mondiale furono attraversati da due grandi illusioni, quella delle grandi democrazie europee, Francia e Inghilterra, per le quali trattare con il regime nazista e concedere qualcosa a Hitler avrebbe evitato la guerra che sembrava ormai imminente.
L’altra grande illusione è stata proprio quella del dittatore tedesco, per il quale far tornare grande la Germania significasse conquistare militarmente lo spazio vitale necessario alla grandezza della Nazione tedesca (Barbero, tuttobarbero.it, dicembre 2022). La Storia poi ci narra che i fatti si svolsero in tutt’altro modo, nell’illusione che Hitler si sarebbe fermato vennero sacrificati interi popoli e l’illusione che la Germania, alleata a un’Italia debole e impreparata alla guerra, potesse tenere testa al mondo intero si trasformò in un’immane tragedia, con milioni di morti.
Subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, il dibattito si accese sulla necessità o meno di inviare armi all’Ucraina e quanto queste forniture alimentassero il conflitto invece di fermarlo. D’altra parte all’inizio di febbraio del 2022, ambienti dei servizi americani e del Pentagono lanciavano l’allarme di una imminente invasione, avvenuta poi il 24 di quel mese, nella totale incredulità generale. L’invasione purtroppo c’è stata e la guerra va avanti ormai da tre anni, la stima dei militari russi caduti varia da circa 140.000 a 200.000, mentre i soldati ucraini caduti sono circa 80.000 (Affaritaliani.it, 31 gennaio 2025).
Il presidente Trump sembra intenzionato a disimpegnare gli Stati Uniti dal sostenere l’Ucraina, avvicinando la fine della guerra o più probabilmente a un suo congelamento, costringendola a cedere parte del proprio territorio con buona pace del diritto internazionale. La comunità internazionale sta quindi accettando che una rivendicazione territoriale può essere risolta solo con gli eserciti in armi. C’è da domandarsi se, una volta ottenuta parte dell’Ucraina (o tutta), Putin si fermerà.
Per tornare a quel tragico 1939, e in particolare al 30 gennaio, Hitler in un discorso al Raichstag (Parlamento tedesco) afferma che l’amicizia tra il popolo tedesco e quello polacco sono un elemento di stabilità della vita politica europea. C’è anche la visita a Berlino del Ministro degli Esteri polacco. Il primo settembre di quell’anno Hitler invade la Polonia e inizia così la seconda guerra mondiale.
Come è stato possibile allora accettare l’ineluttabilità della guerra e come è possibile oggi rivivere quelle paure, con un potenziale distruttivo a disposizione ben più terribile di quello del 1939, quasi definitivo. Come è possibile leggere titoli di giornali del tipo – Russia pronta a scatenare una guerra su “larga scala” in Europa, l’allarme dell’Intelligence danese – Messaggero.it, 12 febbraio 2025. Che cosa possiamo fare noi cittadini-elettori europei per fermare questa spirale perversa che sembra condurre a un periodo di forte instabilità. Come è possibile arrestare la deriva nazionalista-sovranista che porta inevitabilmente al manifestarsi di interessi contrastanti tra le nazioni e soprattutto al tradimento del progetto di una Europa unita, in grado di essere portatrice di pace in un mondo sempre più disumano.
Salvatore Scaglione