Torna all’Istituto Alberghiero di Ladispoli l’appuntamento con le iniziative di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità.
Nel corso di tre settimane, dal 18 febbraio fino al 3 marzo, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ladispoli Umberto Polizzi e il Maresciallo Sara Venuti hanno incontrato gli studenti di via Federici per sensibilizzare la comunità scolastica sui temi del rispetto delle leggi e dei princìpi alla base della vita democratica. “Educare alla cultura delle regole
per favorire un autentico senso di cittadinanza e appartenenza alla comunità: questo il nostro dovere di Docenti. – ha sottolineato la Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto ed Economia e Referente per i Progetti di Educazione Civica – Sempre più spesso dobbiamo confrontarci con comportamenti scorretti che possono diventare devianti e antisociali se
non interviene un’attività di riflessione condivisa.
In anni di esperienza abbiamo appreso ormai che risposte esclusivamente autoritarie o punitive non ottengono risultati efficaci. Ringraziamo dunque il Comandante Umberto Polizzi e il Maresciallo Sara Venuti perché i loro interventi ci aiutano a far comprendere il corretto rapporto fra libertà individuale
e rispetto delle leggi. Crediamo nella forza di una corresponsabilità educativa che deve coinvolgere, accanto alla scuola, le famiglie e tutti i soggetti del territorio. Solo così – ha concluso la Prof.ssa Torino – saremo in grado di affrontare e vincere le sfide di una società sempre più complessa”. Molti i temi che hanno affrontato il Comandante Umberto Polizzi e il Maresciallo Sara Venuti, entrando nelle classi e confrontandosi con gli studenti, chiamati ad interagire e interloquire sulla base di quesiti legati soprattutto ai pericoli di una quotidianità sempre più esposta alla pervasività delle nuove dipendenze: la differenza fra droghe leggere e pesanti, gli effetti dell’assunzione di sostanze stupefacenti, i diversi tipi di comportamenti devianti e violenti, i rischi connessi alle cosiddette new addiction come quelle relative ad un abuso dei dispositivi digitali, il concetto di regola da intendersi non semplicemente come ordine prescrittivo o coercitivo ma piuttosto quale strumento imprescindibile di un ordinato e responsabile vivere associato. “Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere dei coppieri che gliene versano fino ad ubriacarlo – ha ricordato il Comandante Polizzi nel salutare gli studenti – accade che in questo clima di libertà, nel nome della libertà, non vi è più riguardo per nessuno”.
Fate tesoro di queste bellissime parole dell’VIII Libro della Repubblica di Platone – ha aggiunto il Comandante Polizzi – per non dimenticare mai che ad ogni diritto è associato il dovere di rispettare quello degli altri e ad ogni libertà un corrispondente esercizio di responsabilità”.