5 Marzo, 2025
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NSC COMUNICATO STAMPA Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato

Riceviamo e pubblichiamo

Il Nuovo Sindacato Carabinieri chiede una modifica legislativa per eliminare la disparità tra Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato

Il 3 marzo 2025, a Prato, una delegazione della segreteria Emilia Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), capitanata dal segretario Generale Giovanni Morgese, e composta dal Segretario Generale Aggiunto Andrea Di Virgilio e dal Dirigente Regionale Vittorio La Porta ha incontrato, con il Segretario Generale Nazionale NSC Massimiliano Zetti, la Deputata alla Camera di FdI Chiara La Porta, per consegnarle e discutere su una proposta di modifica legislativa importante per gli appartenenti alle Forze di Polizia ad Ordinamento Militare. L’incontro si è focalizzato, infatti, sulla necessità di estendere anche al Personale dell’Arma dei Carabinieri le favorevoli previsioni riconosciute dal Decreto Legislativo 27 dicembre 2019, n. 172, che attualmente consente, ai soli appartenenti alla Polizia di Stato, delle favorevoli previsioni sul servizio, creando una disparità di trattamento tra le due forze di polizia.

Una disparità ingiustificata

Il Decreto Legislativo n. 172 del 2019 ha introdotto una norma che consente al personale della Polizia di Stato con invalidità non dipendente da causa di servizio, di continuare a prestare servizio in ruoli compatibili con la propria capacità lavorativa “ridotta”. Tuttavia, questa opportunità non è stata estesa al personale dell’Arma dei Carabinieri, ancorché Forza di Polizia, creando una discriminazione ingiustificata tra i due corpi, che svolgono compiti analoghi di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale.

Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha sottolineato che tale disparità non solo contrasta con i principi di equità e parità sanciti dalla Costituzione, ma anche con le normative europee in materia di trattamento uguale per tutti i lavoratori. L’assenza di misure equivalenti per l’Arma dei Carabinieri penalizza ingiustamente il personale, che, pur non essendo completamente inidoneo, non ha la possibilità di continuare a contribuire al servizio pubblico in modo adeguato.

Le motivazioni della proposta

Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha presentato una serie di motivazioni che giustificano la proposta di modifica legislativa:

1. Equità di trattamento: La proposta punta a garantire che il personale dell’Arma dei Carabinieri riceva gli stessi diritti di quello della Polizia di Stato, eliminando una disparità ingiustificata e garantendo un trattamento equo per tutti i membri delle forze di polizia.

2. Valorizzazione delle risorse umane: La modifica legislativa permetterebbe al personale dell’Arma dei Carabinieri di continuare a prestare servizio in ruoli compatibili, sfruttando così l’esperienza e le competenze acquisite durante la carriera, senza obbligarli a un esonero definitivo.

3. Uniformità nelle politiche di gestione del personale: Il sindacato chiede che le politiche di gestione del personale siano uniformi tra tutte le forze di polizia, evitando differenze ingiustificate tra i vari corpi e creando un sistema più coerente e giusto.

Le modifiche proposte

Il NSC propone una modifica dell’articolo 5 del Decreto Legislativo 27 dicembre 2019, n. 172, per estendere le disposizioni riguardanti l’utilizzo del personale in ruoli compatibili anche al personale dell’Arma dei Carabinieri. La proposta include l’inserimento di un nuovo testo che prevede che:

_”Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, oltre che al personale della Polizia di Stato, anche al personale dell’Arma dei Carabinieri che, a seguito di invalidità non dipendente da causa di servizio, non risulti completamente inidoneo ai compiti d’istituto e che, a domanda o d’ufficio per esigenze di servizio, possa essere utilizzato in servizi compatibili con la sua ridotta capacità lavorativa.”_

Inoltre, il sindacato propone altre modifiche per garantire un trattamento uniforme:

1. Aggiornamento delle procedure di valutazione: Il personale dell’Arma dei Carabinieri dovrebbe essere sottoposto a una commissione medica per determinare la compatibilità dei ruoli, analogamente a quanto avviene per la Polizia di Stato.

2. Creazione di una commissione consultiva per l’Arma dei Carabinieri: Si propone l’istituzione di una commissione ad hoc che valuti la capacità lavorativa residua del personale e individui i ruoli compatibili.

3. Adozione di un trattamento uniforme: Il trattamento del personale con ridotta capacità lavorativa, inclusi i trasferimenti e la gestione dei ruoli compatibili, dovrebbe essere uguale per tutte le forze di polizia.

Conclusioni

Il Nuovo Sindacato Carabinieri ritiene che la modifica proposta sia fondamentale per garantire un trattamento giusto e paritario tra il personale delle Forze di polizia. La modifica legislativa proposta non solo eliminerebbe una disparità ingiustificata, ma permetterebbe di valorizzare le risorse umane, rafforzando il principio di parità all’interno delle istituzioni di sicurezza pubblica.

La proposta è ora al vaglio delle istituzioni competenti, con l’auspicio che il Parlamento prenda in considerazione questa importante modifica per il bene della sicurezza nazionale e dei suoi protagonisti.

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