“Presenterò nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri un disegno di legge che introduce delle novità importanti dal punto di vista del premio del merito nella Pubblica Amministrazione”. Lo ha affermato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Tagliare la burocrazia: missione impossibile?”.
“Voglio eliminare la realtà che oggi è la realtà della Pubblica Amministrazione secondo cui sono tutti bravi”, ha detto Paolo Zangrillo, “I piani meritocratici della PA descrivono una situazione in cui il 98% dei dipendenti sono tutti eccellenti. Però i cittadini non ci percepiscono come eccellenti. Quindi noi dobbiamo riuscire a rispondere a questa contraddizione tra noi che ci valutiamo tutti eccellenti e cittadini che vi vedono più critici. Sto lavorando a un disegno di legge che concretamente introdurrà strumenti per poter premiare le persone”.
Nel corso della puntata il Ministro ha ricordato quanto fanno fino a oggi per abbattere la burocrazia. “Abbiamo fatto tante cose nel 2024, ma abbiamo iniziato nel 2023”, ha detto Paolo Zangrillo, “E’ vero che mancano persone nella pubblica amministrazione. Veniamo da un periodo molto duro, però ci siamo dati da fare: abbiamo digitalizzato le nostre procedure concorsuali. Nel 2023 e nel 2024 abbiamo assunto 150 mila persone, molte con meno di 40 anni. Stiamo in una fase in cui stiamo recuperando il terreno perduto. C’è uno sforzo che è concentrato sulle nostre persone”.
Per Zangrillo “noi non abbiamo il problema di dover tagliare gli organici, ma di recuperare il terreno perduto e dall’altro lato dobbiamo lavorare sui nostri processi per renderli più efficaci e vicini ai cittadini. Dal punto di vista delle risorse proseguiremo nel nostro percorso di reclutamento. Da qui al 2032 perderemo 1 milione di dipendenti che matureranno i requisiti per andare in pensione. Per questo dobbiamo mantenere il ritmo che abbiamo sostenuto nel 2023 e 2024. Affianco a questo dobbiamo lavorare sulla formazione delle nostre persone. Nel 2022 il tempo medio era di 6 ore all’anno, che mi sembrava inadeguato in un momento in cui l’innovazione tecnologica ci costringe a investire moltissimo. Abbiamo il nostro portale accessibile a tutte le amministrazioni, cui sono iscritti più di 500 mila dipendenti. Siamo arrivati a 24 ore di formazione. Un mese fa ho fatto una direttiva chiedendo ai dirigenti di garantire ai propri collaboratori 40 ore di formazione all’anno”.
Per il Ministro della Pubblica Amministrazione “il punto di arrivo è quello di avere una PA che sia un luogo attrattivo per le nostre persone. Servono motivazione e senso di appartenenza per essere vicino alle aspettative dei nostri clienti. Il tema della semplificazione amministrativa è l’altra priorità. L’obiettivo è lai semplificazione di 600 procedure entro il 2026. Ne abbiamo portate in Consiglio dei Ministri già 230”. Semplificazione che è un lavoro “atto ad analizzare la normativa vigenze e eliminare le norme obsolete, e introdurre normativa più semplici ed efficaci”.