Ci sono due giovani pesci che nuotano insieme e incontrano un pesce più anziano, proveniente dalla direzione opposta, che gli fa un cenno e dice: “Giorno ragazzi, com’è l’acqua?”. I due giovani pesci continuano a nuotare per un po’, finché uno dei due guarda l’altro e gli fa: “Che cavolo è l’acqua?”. Ho pensato a queste parole dello scrittore americano David Foster Wallace, pronunciate durante la cerimonia delle lauree al Kenyon college il 21 maggio del 2005, qualche giorno dopo che Michele Serra ha annunciato una grande manifestazione alle ore 15,00 in Piazza del Popolo a Roma, il 15 marzo. Ho pensato alle nuove generazioni che sono cresciute in un’Europa di pace, senza confini, ai giovani che si sentono europei perché questa è l’acqua in cui hanno sempre vissuto. In un mondo che sta cercando di mettere tutto questo in discussione, c’è bisogno di una grande risposta di popolo, in un mondo in cui si fa sempre più estesa l’idea che la democrazia sia ormai un debole valore della vecchia Europa, c’è la necessità che tutti coloro che reputano invece la democrazia il più alto valore di una comunità che vuole progredire nella pace, scendano in piazza con le armi della presenza e della parola, senza bandiere di partito, senza collocazioni politiche, senza distinzioni, soltanto con i simboli dell’Europa. Un grande fiume di colore blu, di gente che vuole contribuire alla difesa del nostro vecchio continente, interprete e simbolo del libero pensiero che, come diceva un grande cantautore, è come l’oceano: non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. E torna l’immagine dell’acqua, la normalità dell’acqua.
Lorenzo Avincola
Redattore l’agone