17 Marzo, 2025
spot_imgspot_img

Tra confini e orizzonti in una storica piazza di Roma

Essere stato uno dei cinquantamila partecipanti alla manifestazione del 15 marzo a favore dell’Europa a Roma, in Piazza del Popolo, mi ha fatto sentire un piccolo punto di un disegno la cui bellezza si può osservare soltanto dall’alto. Fuori da quella piazza i commenti di chi non condivide l’iniziativa proposta da Michele Serra si limitano a osservare le cose al livello del mare. In quella storica piazza di Roma mi sono visto circondato da una massa enorme di persone di tutte le età, ho sentito gli accenti provenienti da tutte le parti d’Italia, ho intuito la diversità di posizioni, ho osservato l’ondeggiamento di un’enorme macchia blu formata da migliaia di bandiere dell’Europa, interrotta ogni tanto dai colori delle bandiere della pace… dell’Ucraina… della Georgia… della Palestina, ho visto passare una lunga schiera di sindaci con la fascia tricolore, la maggior parte a me sconosciuti, dove ho intravisto i rappresentanti istituzionali del nostro lago, Marco Crocicchi di Bracciano e Luca Galloni di Trevignano Romano, sono stato sfiorato da tanti personaggi che mi appartengono e che alimentano giornalmente la mia passione per la politica, per il giornalismo, per la musica, per la letteratura, per il cinema, per il teatro, per la storia, per la satira e tutto questo per dire: noi siamo l’Europa, noi siamo la democrazia, noi siamo la pace e tutto questo lo vogliamo difendere. Frida Kahlo diceva: “io ancora vedo orizzonti, dove tu disegni confini”. Frida Kahlo non era europea e forse non sarebbe stata oggi con noi, ma i valori della vecchia Europa sono in tanta parte del mondo e la potenza della democrazia prevede anche questo.

Lorenzo Avincola

Ultimi articoli