17 Marzo, 2025
spot_imgspot_img

I cittadini vogliono l’Europa unita

La folla domenica 15 marzo radunata in piazza del Popolo a Roma ha chiesto a gran voce l’Europa unita. L’agone era presente e ne dà testimonianza.

Michele Serra, che ne è stato il promotore, si è dichiarato soddisfatto dell’ottima riuscita della manifestazione, che ha visto la presenza di oltre cinquantamila persone.

Tanta gente che non è riuscita a entrare nella piazza e rimasta sul Pincio o nelle strade limitrofe.

Di certo, come qualcuno lo ha voluto urlare, è stata anche la presenza spirituale del “Manifesto di Ventotene per l’Europa libera e unita”, venduto nelle edicole, che ha fatto da collante tra i presenti.

E ancor più quando sul palco è salita Renata Colorni, figlia del patriota e antifascista (1909-1944) Eugenio, compagno di partito e di carcere di Altiero Spinelli.

Renata Colorni (nata a Milano nel 1939) ha infiammato ulteriormente la piazza quando ha ricordato il tempo di suo padre con Altiero alla stesura del Manifesto nelle carceri di Ventotene e ha detto: «Sono qui perché ho nostalgia degli ideali che i miei politici non trasmettono più».

 

La piazza era piena di bandiere azzurre con le dodici stelle, vessilli arcobaleno e di sindaci, in primis Roberto Gualtieri, con addosso la fascia tricolore. E tanti cittadini comuni, attori, registi, imprenditori, cantanti, docenti, sportivi, studenti, famiglie intere con figli al seguito, sindacati, artigiani e liberi professionisti, associazioni di ogni sorta  e politici.

Politici, che per fortuna hanno avuto il buon senso di non salire sul palco, dal momento che proprio in questi giorni, a Bruxelles, si è consumata l’ennesima manifestazione di inefficienza.

Ha fatto da presentatore Claudio Bisio, il quale ha esordito dicendo di avere 67 anni e di essere presente in piazza per i suoi figli, cresciuti senza frontiere. Poi ha detto a coloro che intendevano parlare dal palco di presentarsi con nome e cognome e di dire la propria età.

Tra i tanti ho intravisto: Rosy Bindi, Marisa Laurito, Susanna Camusso, Achille Occhetto, Landini, Bombardieri, Fumarola, Fratoianni, Zanda, Bonelli, Pagliarulo dell’ANPI, Richetti e molti altri.

Erano presenti: la Comunità di Sant’Egidio, Agesci, Arci, Legacoop, Carlo Calenda con i drappi dell’Ucraina e della Georgia, Maria Elena Boschi avvolta nella bandiera europea.

Assente Giuseppe Conte.

C’era Elly Schlein che è stata accolta al grido di “vai avanti come un carro armato” . Con lei erano Bonafoni, Zan, Laureti e altri, che hanno salutato con calore Michele Serra.

Hanno parlato tra gli altri Corrado Augias, Corrado Formigli, Maurizio De Giovanni e tutti hanno ribadito il concetto che siamo noi gli Stati Uniti dell’Europa.

A conferma della massiccia partecipazione quasi un’ora prima delle 15 le forze dell’ordine hanno transennato le vie di accesso alla piazza perché troppa piena. Fassino che era nelle vicinanze ha cercato di aiutare i presenti dicendo alla polizia che la piazza non era ancora piena, ma non ha avuto ascolto.

La vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, insieme ad Alfieri, Alessia Morani e Filippo Sensi sono apparsi bardati di colori della bandiera dell’Ucraina.

Massimo D’Alema era presente, ma ha detto che sarebbe andato alle 21 anche alla manifestazione pro-Palestina.

In piazza Barberini manifestavano quelli di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Arci e Usb per il no al riarmo, e alcuni facinorosi hanno dato fuoco alle bandiere europee.

Giovanni Orsina, ordinario di storia alla LUISS, ha affermato che “il mondo è cambiato e che l’Europa va difesa. Oggi la politica internazionale conta tantissimo, è fondamentale”.

Liliana Segre nel suo messaggio ha detto « E’ ora di fare l’Europa unita e di pensare all’Europa come patria e ricordare la Costituzione».

Luciana Littizzetto ha esordito : «Sono una donna, non americana, contenta di essere qui per testimoniare i valori dellEuropa; 450 mld di abitanti che credono nella libertà, nella democrazia, nello stato di diritto, nel rispetto della dignità umana, che vogliono continuare a pronunciare parole come LGBTQ+, diversità, femminismo, disabilità, antisemitismo».

Gaetano Manfredi primo cittadino di Napoli e presidente dell’ANCI ha sottolineato: « Questa e la piazza dei cittadini, abbiamo portato il cuore delle nostre comunità ».

Tra gli ospiti stranieri era presente Juame Collboni sindaco di Barcellona che ha affermato: «Siamo pronti a fare la nostra parte».

Gentiloni ha voluto ribadire: «La manifestazione mi riempie di gioia grazie a Serra e forse anche a Trump».

Jovanotti ha detto: «Siamo all’inizio di un grande futuro ma c’è tanto ancora da fare».

Mauro Pagani ha cantato “Creuza de ma” di Fabrizio de André.

Questa è la sintesi di una giornata particolare, nella quale gli italiani hanno riaffermato i valori della Repubblica e della democrazia e rimarrà memorabile nella storia.

Michele Serra, visibilmente commosso,  è tornato sul palco in conclusione della manifestazione per dire “grazie davvero ai cinquantamila veri”  e Claudio Bisio per ribadire “non perdiamoci di vista”.

I cittadini vogliono l’Europa unita, e la piazza lo ha dimostrato, ora spetta alla politica impegnarsi per programmare e realizzare un futuro di giustizia, di pace e di libertà.

L’agone, come sempre, è a fianco dei cittadini.

Franco Marzo

 

Ultimi articoli