Un modo corale, quello dei genitori M.Pia e Alberto Alivernini, di commemorare l’ amato figlio Luca, che avrebbe compiuto 30 anni, se una terribile malattia non l’avesse strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari. La medesima sorte ha trascinato con sé Roberta, condannata da un male incurabile quando aveva appena 20 anni; sua sorella, Valentina Faiola, è presidente dell’Associazione Onlus Farò che da anni si impegna a sostenere i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie. Nella sala del teatro Charles De Foucauld, nel pomeriggio del 16 marzo, ci saranno state più di duecento persone, a ricordare con il sorriso Luca e Roberta, così come loro avrebbero voluto. L’evento è stato finalizzato a una raccolta fondi destinata a sostenere gli sforzi dell’Associazione Onlus Farò nel loro percorso di sostegno all’oncologia pediatrica. Il senso di questa collaborazione, nata sul dolore di due famiglie, si traduce in un messaggio di speranza “Se uniamo le forze, tutti insieme possiamo farcela” e le donazioni raccolte saranno utilizzate a realizzare progetti in campo oncologico. L’evento è stato presentato da Stefano Cipolletta che, con molta naturalezza, sa interagire bene anche con i bambini, presenti numerosi; il parroco, Don Fernando, nel saluto di apertura, ha ringraziato tutti della loro presenza che stava dando vita a un bel momento di solidarietà.
Il senso di questa collaborazione, nata sul dolore di due famiglie, si traduce in un messaggio di speranza “Se uniamo le forze, tutti insieme possiamo farcela” e le donazioni raccolte saranno utilizzate a realizzare progetti in campo oncologico.
L’appello ad unire gli sforzi è stato recepito e sponsorizzato da molteplici attività commerciali di Bracciano, ottimamente coordinate da Simonetta ed Enzo, titolari della cartolibreria Fantasia. Molti i negozi di abbigliamento che hanno fatto sfilare i loro capi indossati da donne di tutte le taglie, da ragazzi e uomini adulti, da bambini, anche quelli del giardino dell’Infanzia, che hanno calcato la passerella con disinvoltura al ritmo di bellissime musiche, da Ramazzotti a Celine Dion.
Un omaggio a Luca perché anche lui da adolescente aveva sfilato; lo si vede bello e disinvolto nel video di apertura. Maestre di ballo, di trucco, addetti alla scenografia hanno arricchito le performance dei bambini che si sono esibiti in “Odissea nello spazio” vestiti da astronauti; o mascherati da Puffi; o da navigatori sul Titanic, la cui storia è stata introdotta con le parole originali di Rose, una protagonista della tragedia; i bambini hanno ballato una tarantella napoletana ed hanno rappresentato i Simpson, la famiglia più pazza d’America.
Era presente la maestra di ballo, Caterina Boldrini, con la sua scuola che si è esibita nella “Pizzica” e nel flamenco riscuotendo successo, mentre una bella performance di tango argentino è stata eseguita da Fulvio Cipolletta e Giorgia
La presenza della Dott.ssa Rosaria Giagu, psiconcologa del progetto USPT, “Uno spazio per te”, è stata ed è fondamentale nel sostegno dei pazienti oncologici e delle loro famiglie. Una protagonista di primo piano che lenisce le ferite dell’animo e aiuta ad affrontare il dolore, l’impotenza e l’angoscia. L’appello di Giampiero Nardelli, vice presidente dell’Associazione Farò, è stato chiaro:
sostenere il Progetto di Day Hospital, nel reparto oncologico di Bracciano, diretto dal dottor Mario Rosario D’Andrea, coadiuvato dai dott. Alessandro Lembo e Vittore Cereda, consente di ricevere quell’aiuto psicologico e psicoterapeutico così necessario per affrontare i dolori più grandi.
La serata si è chiusa con il “can can” dei bambini, i ringraziamenti del presentatore a tutti i presenti, agli organizzatori, ai genitori; al presidente APS “Luce del Sole”, per aver reso disponibili i locali dove svolgere le prove; al giornale L’agone, presidente Giovanni Furgiele, sempre attento ai temi della salute e del benessere.
Ma il grazie più importante va a Luca e Roberta che, nella lotta contro la malattia, non hanno mai perso la speranza lasciandoci in dono anche una serata speciale come questa, un esempio di come due famiglie così duramente colpite hanno saputo creare uno spazio di unione solidale tra tante persone che neanche si conoscono.
Anna Maria Onelli
Redattore L’agone