22 Marzo, 2025
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Passi avanti per le Nuove Tecniche Genomiche (NGT). Il Consiglio UE concorda il mandato negoziale

Il COREPER I ha dato mandato alla Presidenza polacca del Consiglio UE di avviare il confronto con il Parlamento europeo per l’adozione del regolamento sulle nuove tecniche genomiche (NGT), anche note in Italia come Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). 

Venerdì 14 marzo il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (COREPER I), principale organo preparatorio del Consiglio dell’UE, ha approvato il mandato negoziale del Consiglio sul nuovo regolamento sulle piante ottenute mediante Nuove Tecniche Genomiche (NGT) e sugli alimenti e mangimi che ne derivano.

La proposta, presentata dalla Commissione europea il 5 luglio 2023, mira a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore agroalimentare, contribuendo nel contempo alla sicurezza nutrizionale e riducendo le dipendenze esterne. Il regolamento ha l’obiettivo di garantire la protezione della salute umana, animale e ambientale, e, al contempo, che il settore della selezione vegetale sia sicuro, trasparente e competitivo.

Gli elementi principali della proposta della Commissione

La proposta presentata dalla Commissione mira ad adattare le norme UE agli sviluppi tecnologici degli ultimi decenni creando due percorsi distinti per l’immissione sul mercato delle piante NGT:

  • Piante NGT di categoria 1, ovvero quelle che potrebbero verificarsi naturalmente o tramite metodi di selezione convenzionali; le varietà appartenenti a questa categoria sarebbero esentate dalle norme attualmente stabilite nella legislazione sugli OGM e non sarebbero etichettate come tali; tuttavia, i semi prodotti tramite tali tecniche dovrebbero essere etichettati come NGT.
  • Piante NGT di categoria 2, ovvero tutte le altre piante NGT. A queste varietà si applicherebbero le norme della legislazione sugli OGM (inclusa una valutazione del rischio e un’autorizzazione prima dell’immissione sul mercato) e sarebbero etichettate come tali.

Inoltre, la proposta esclude l’uso di NGT nella produzione biologica.

Le principali modifiche concordate dal Consiglio

Il Consiglio sostiene gli elementi principali della proposta della Commissione europea sopra menzionati. Tuttavia, suggerisce una serie di modifiche nel suo mandato negoziale, tenendo conto degli obiettivi ambientali e sanitari, nonché delle preoccupazioni relative ai brevetti.

Tra queste:

  • opt-out dalla coltivazione: in base al mandato del Consiglio, gli Stati membri possono decidere di vietare la coltivazione di piante NGT di categoria 2 sul loro territorio;
  • misure di coesistenza facoltative: gli Stati membri possono adottare misure per evitare la presenza involontaria di piante NGT di categoria 2 in altri prodotti e dovranno adottare misure per prevenire la contaminazione transfrontaliera;
  • la posizione del Consiglio chiarisce inoltre che, per evitare la presenza involontaria di piante NGT di categoria 1 nell’agricoltura biologica sul loro territorio, gli Stati membri possono adottare misure dedicate, in particolare in aree con condizioni geografiche specifiche, come alcuni paesi insulari del Mediterraneo e regioni insulari.

Piante NGT di categoria 1 e brevetti

In base al mandato del Consiglio, quando le aziende richiedono la registrazione di una pianta o prodotto NGT di categoria 1, queste devono presentare informazioni su tutti i brevetti esistenti o in attesa di registrazione. Le informazioni sui brevetti devono essere incluse in un database accessibile al pubblico istituito dalla Commissione, che elenca tutte le piante NGT che hanno ottenuto lo status di categoria 1, al fine di garantire la trasparenza. Se necessario, le informazioni sui brevetti incluse in questo database devono essere aggiornate.

Inoltre, su base volontaria, le aziende possono anche informare dell’intenzione del titolare del brevetto di concedere in licenza l’uso di una pianta o prodotto NGT 1 brevettato a condizioni eque.

Gruppo di esperti sui brevetti

Il mandato del Consiglio prevede la creazione di un gruppo di esperti sull’effetto dei brevetti sulle piante NGT, che includerà esperti di tutti gli Stati membri e dell’Ufficio europeo dei brevetti.

Studio sugli effetti dei brevetti

Il mandato del Consiglio stabilisce che, un anno dopo l’entrata in vigore del regolamento, la Commissione sarà tenuta a pubblicare uno studio sull’impatto della brevettazione sull’innovazione, sulla disponibilità di sementi per gli agricoltori e sulla competitività del settore della selezione vegetale dell’UE. Lo studio si concentrerà in particolare su come i coltivatori possono avere accesso alle piante NGT brevettate.

Per produrre lo studio, la Commissione terrà conto delle conclusioni del gruppo di esperti in materia di brevettazione e del contributo del settore della selezione vegetale. Se opportuno, la Commissione indicherà quali misure di follow-up sono necessarie o pubblicherà una proposta legislativa per affrontare eventuali problemi emersi nella valutazione. Se il primo studio non prevede misure di follow-up o una nuova proposta legislativa, la Commissione sarà tenuta a pubblicare un secondo studio da quattro a sei anni dopo la pubblicazione del primo.

Etichettatura

Le piante NGT di categoria 2 dovranno avere un’etichetta che le identifichi come tali, in linea con la proposta della Commissione.

Il Consiglio propone che, nel caso in cui sull’etichetta compaiano informazioni sui tratti genetici modificati, questa debba comprendere tutti i tratti pertinenti (ad esempio, se una pianta è sia priva di glutine che tollerante alla siccità a causa di cambiamenti genomici, entrambe le caratteristiche o nessuna delle due devono essere menzionate sull’etichetta). Il Consiglio propone ciò per garantire che i consumatori abbiano accesso a informazioni accurate e complete.

Tolleranza agli erbicidi

Il mandato negoziale del Consiglio stabilisce inoltre che le piante modificate per la tolleranza agli erbicidi non possono essere considerate NGT di categoria 1, garantendo che tali varietà rimangano soggette ai requisiti di autorizzazione, tracciabilità e monitoraggio previsti per le piante NGT di categoria 2.

Lollobrigida: “Passo decisivo verso una regolamentazione indispensabile per l’agricoltura europea”

Grazie all’impegno del Governo italiano e all’intesa raggiunta tra gli Stati membri – ha commentato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, – si avvia finalmente il negoziato con il Parlamento europeo per l’adozione di una regolamentazione attesa da tempo dalla comunità scientifica, dal mondo agricolo e dai settori più innovativi della filiera agroalimentare. Un passo decisivo dopo una lunga fase di stallo che oggi, con l’accordo in Consiglio, viene finalmente superata“.

Adesso entriamo nelle battute finali – ha proseguito il Ministro – con la Presidenza polacca determinata a chiudere il negoziato con Commissione e Parlamento europeo nel più breve tempo possibile. Un obiettivo che condividiamo, perché l’Europa non può più permettersi ritardi su un tema così cruciale per il suo futuro agricolo ed economico. Il lavoro svolto finora, anche grazie al contributo della Commissione, ha posto basi solide per raggiungere un quadro normativo adeguato alle sfide attuali“.

Prossimi passi

L’accordo sul mandato negoziale del Consiglio consente alla sua presidenza di avviare i negoziati con il Parlamento europeo sul testo finale del regolamento. Il risultato finale dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento prima che possa entrare in vigore.

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