E tu ora cosa farai? Come raccoglierai questa eredità? Hanno chiesto le promotrici (Centro Donna associazione Pandora e biblioteca comunale Bartolomea Orsini) dell’interessante iniziativa che si è svolta nella mattinata di mercoledì 19 marzo nei locali della biblioteca di Bracciano in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Domande rivolte al presente ma soprattutto al futuro, pensando alle nuove generazioni, dopo che Luigia de Michele, Sonia Boffa e Maria Carmela Caracciolo hanno letto, con passione, alcuni brani dell’interessante libro di Benedetta Tobagi “La resistenza delle donne” e dopo aver ascoltato la toccante testimonianza di Rita Chelli a proposito dell’impegno antifascista della propria madre. Davanti alle infaticabili e competenti padrone di casa Ilaria ed Elisa, un coinvolgente intervento dell’assessora alla cultura del Comune di Bracciano Biancamaria Alberi, portando anche i saluti dell’amministrazione comunale, ha anticipato i lavori. Le letture sono state divise in tre parti: La condizione delle donne all’epoca del fascismo, durante la Resistenza e nel dopoguerra e sono state presentate da M. Barbara Busetto, con chiare e incisive considerazioni, puntualmente sottolineate dall’applauso di un pubblico attento e partecipe, purtroppo composto da sole donne. Una prima risposta alle due domande iniziali è venuta dall’intervento finale di Flavia Laera, una giovane ragazza del 2000 che, accompagnandosi con la chitarra, ha saputo emozionare il pubblico cantando, in un’originale versione acustica, Quello che le donne non dicono, il brano di Enrico Ruggeri, portato al successo da Fiorella Mannoia in un lontano Festival di Sanremo del 1987. Uscendo dai locali della biblioteca ho avuto la netta sensazione che quell’eredità lasciata da donne coraggiose, fatta di lotta per l’emancipazione, d’impegno per una società più libera e giusta, di duri sacrifici per un futuro migliore, sarà raccolta e ci guadagneremo tutti.
Lorenzo Avincola