Alla parola “vergogna”con un sottofondo di fischietti un gremito gruppo capeggiato dai tre sindacati, Fast, Ugl e Orsa si sono incontrati sotto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso 18 marzo, cioè alla vigilia dello sciopero nazionale da loro indetto nel settore ferroviario per rivendicare il diritto di sciopero, recentemente ridotto dalla Commissione di garanzia con norme più severe per i sindacati e garantendo invece all’utenza i servizi minimi garanti in caso di sciopero, e per rivendicare i propri diritti sul luogo di lavoro. Questa la richiesta dei sindacati del settore ferroviario. I sindacati hanno puntano il dito contro la Commissione di garanzia che ha intenzione di ridurre le occasioni di sciopero e hanno rivendicato il loro diritto scendendo in piazza. Il principale additato è stato il ministro Matteo Salvini che secondo i sindacati non ha pensato a tutelare abbastanza i lavoratori tra stipendi miseri e condizioni di impiego al limite dello sfruttamento. Alla manifestazione, durata alcune ore e svoltasi in maniera pacifica, è seguito il giorno dopo, mercoledì 19 marzo, lo sciopero ferroviario nazionale durante il quale ci sono state delle corse solo nelle fasce garantite e comunque una volta terminata la protesta la confusione è durata a causa di un continuo disservizio legato ai ritardi dei treni.
Un solo giorno di stop dunque per l’utenza che il giorno dopo, venerdì 21 si è verificato un nuovo sciopero questa volta nel settore autoferro. A scioperare, a livello nazionale, infatti sono stati i sindacati Al Cobas, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti della durata di 24h e che ha coinvolto diverse città, da Milano a Napoli. Tra i diversi motivi della protesta ci sono l’aumento salariale di € 300 per i lavoratori, la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, la riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti oltre all’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Infine, tra le richieste anche il blocco delle privatizzazioni e delle gare di appalto per il trasporto pubblico locale.
Claudia Reale
Redattrice L’agone