Gli ex allievi del 159° corso AUC semovente si radunano in occasione del trentennale del corso
Si è svolto questa mattina, nella Caserma “Montefinale”, sede del Comando Artiglieria dell’Esercito, il raduno del 159° corso AUC semovente.
Dalle prime ore della mattinata circa 60 ufficiali, in servizio e non, accompagnati dai loro familiari, hanno varcato il cancello di entrata dell’allora Scuola di Artiglieria, rivivendo le stesse intense emozioni e i significativi momenti di un tempo. Esattamente trent’anni fa, precisamente il 23 marzo 1995, quegli uomini che oggi hanno voluto ritrovarsi, nonostante le distanze e gli impegni personali, si apprestavano ad indossare l’uniforme e ad affrontare un intenso periodo di formazione che sarebbe culminato con la nomina a Ufficiali di Artiglieria.
Il raduno è iniziato con una simbolica cerimonia dell’alzabandiera, cui ha fatto seguito l’emozionante momento della deposizione di una corona al monumento ai Caduti presente all’interno della Caserma.
Successivamente, gli ex allievi hanno potuto dapprima visitare le principali infrastrutture, tra cui quelle che nel 1995 li hanno visti ospiti e, in seguito, assistere ad una mostra statica di mezzi e materiali attualmente in dotazione ai reparti di Artiglieria della Forza Armata.
Particolarmente sentito è stato il momento in cui è stato letto ai radunanti il messaggio augurale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di C.A. Carmine Masiello, che ha così voluto omaggiare l’importante iniziativa: “In un presente così complesso e incerto, gli artiglieri italiani continuano a dimostrare magnifiche doti di perizia tecnica, coraggio e tenacia, mantenendo un ruolo di eccellenza tecnologica e sempre maggiore rilevanza per la capacità dell’Esercito di garantire pace e sicurezza. L’Artiglieria, nelle sue specialità terrestre e controaerei, è protagonista di un grande rinnovamento, che vede lo sviluppo di piattaforme e sistemi d’arma sempre più evoluti e necessari per le sfide attuali ed emergenti. Artiglieri del 159° corso AUC, rinnovo il mio più sentito apprezzamento per il senso di appartenenza e l’attaccamento che dimostrate all’Arma di Artiglieria e alla Forza Armata tutta, facendovi interpreti dei principi più puri e sani della nostra Istituzione”.