Le ASL Roma 1, Roma 4 e l’Ospedale Sant’Andrea unite nel progetto di mappatura dell’offerta socio-sanitaria


In questo processo, risulta fondamentale la presa in carico del paziente, da cui partono tutti i percorsi di cura e i PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali), dove la persona viene posta al centro del percorso, generando efficientamento delle cure, integrazione socio-sanitaria, cure primarie, medicina territoriale ed ospedaliera.

Dopo i saluti di Paolo Parente e Marco Nuti, Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Regione Lazio, hanno introdotto la giornata Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale ASL Roma 1, Rosaria Marino, Direttrice Generale ASL Roma 4 ed Ermete Gallo, Direttore Sanitario AOU S.Andrea Roma.

Successivamente, sono stati presentati i risultati delle indagini, da cui si è evinto che in merito all’Alzheimer quasi il 70% degli intervistati ha dichiarato di non essere a conoscenza di protocolli di telemedicina, con cui è possibile seguire i pazienti senza doversi recare nei presidi, mentre più della metà non conosce gli altri servizi di assistenza dedicati ai pazienti con demenze, pubblici o convenzionati, né conosce i centri diurni offerti dalla ASL.
In tema salute mentale, circa un terzo degli intervistati non conosce le modalità di accesso ai servizi territoriali dedicati, mentre nel ramo oncologico poco più del 50% conosce il PACO (Punto Oncologico di Accesso e Continuità di Cure ndr) ed oltre il 60% suggerisce che il follow up dei pazienti oncologici debba essere effettuato in collaborazione con MMG e l’oncologo di riferimento.
Numeri che sottolineano quanto sia importante l’azione delle direzioni nell’efficientamento dell’offerta sanitaria, presente ed attuata sul territorio tramite i PDTA e la formazione del personale e l’informazione dei cittadini. Una sfida da cogliere immediatamente per garantire assistenza, cure e spese più sostenibili. Prossima tappa del progetto giugno 2025.