
«La verità..L’app della verità. Ma la verità già la sappiamo. E’ che non sappiamo che…farci con la verità». E di verità si è parlato ieri alle 17.30 a Bracciano, presso la Libreria Giunti al Punto, dove è intervenuto Yari Selvetella, autore del romanzo, edito da Mondadori, “La mezz’ora della verità”. “Un’opera corale con il sapore della commedia, che prende spunto dall’invadenza di social ed app per portarci a pensare al valore che diamo al tempo che viviamo ed al senso della verità”. I tanti protagonisti del romanzo, lo sfondo storico con gli evidenti riferimenti alla pandemia, le diverse vicende in cui un’app “Varami” si insinua per smascherare le più celate e nascoste verità, riescono effettivamente a trascinare il lettore in un costante sentiero di riflessioni su stessi e sul mondo che lo circonda. Le pagine create dalla penna affinata e pungente di Yari Selvetella portano a chiederci se abbiamo effettivamente bisogno di sapere e dire la verità, siamo pronti a conoscere la verità di chi e di cosa ci circonda e quanti rapporti e relazioni sopravviverebbero anche ad un solo minuto di una sincera onesta verità, infine esiste una verità assoluta o ne esistono di relative.

Questi sono solo alcuni degli interrogativi posti a Yari Selvetella. Lo scrittore, anche giornalista e autore Rai, forte di numerosi altri successi, tra cui su tutti “Le stanze dell’addio”, ha coinvolto il folto pubblico in un’interessante riflessione sui tempi presenti e passati, riecheggiando le pagine del suo romanzo nel solo raccontare ai presenti della strada percorsa tra Roma e Bracciano.

L’incontro, moderato dalla giornalista Cinzia Orlandi, è stato arricchito dalle letture di alcune pagine tratte dal romanzo a cura di Stefania De Michele. L’incontro di ieri con Yari Selvetella arriva dopo quello di Lunedì 24 marzo con Nadia Terranova, presente con “Quello che so di te”, due momenti intensi con due autori di alto spessore, che grazie al coordinamento organizzativo di Alessandra Rossi, qualificano la Libreria Giunti al Punto di via Fausti, come un luogo di riflessione e di incontro. Questi momenti evidenziano che la stessa città di Bracciano, per la sua storia, la sua posizione e le sue bellezze può e deve diventare un salotto letterario e culturale in grado di richiamare autori e pubblico di livello.
Cinzia Orlandi Redattrice de L’agone.