6 Aprile, 2025
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Boom del turismo enogastronomico in Italia. Un’opportunità da cavalcare

Il turismo enogastronomico in Italia continua a crescere, affermandosi come un settore chiave per l’economia nazionale, nonostante il calo registrato dal turismo domestico tradizionale nell’ultima stagione. Negli ultimi tre anni, il 70% degli italiani ha scelto almeno una volta una vacanza all’insegna del buon cibo e del vino, con un incremento del 12% rispetto al 2023 e del 49% rispetto al 2016. Un dato che conferma il legame sempre più forte tra gli italiani e il viaggio alla scoperta delle eccellenze agroalimentari del territorio.

Sono questi alcuni dei dati emersi dalla settima edizione del «Rapporto sul turismo enogastronomico Italiano», documento di riferimento per il settore realizzato da Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico. Questo trend positivo si traduce in un valore economico di 40,1 miliardi di euro per il settore, con un notevole potenziale di crescita e un ruolo non trascurabile nell’occupazione e nella distribuzione del reddito. Secondo l’analisi della Dott.ssa Garibaldi, il vino è percepito come il prodotto agroalimentare più rappresentativo dell’Italia, raccogliendo il 38,1% delle preferenze. Seguono, l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%). Il turismo enogastronomico offre anche una soluzione all’overtourism, promuovendo destinazioni meno conosciute e contribuendo alla valorizzazione di borghi e aree rurali.

Un territorio come quello sabatino, con il suo suggestivo contesto naturale, i borghi medievali, le aziende agricole e la ricca tradizione enogastronomica, rappresenta una destinazione ideale per chi ricerca questo tipo di viaggio. Tuttavia, per sfruttare appieno queste potenzialità, sono necessarie azioni mirate. Il rapporto evidenzia in particolare l’urgenza di modifiche normative, investimenti pubblici in infrastrutture, formazione e comunicazione dedicate, e innovazione. Questi interventi sono fondamentali per trasformare un settore già solido in un motore di sviluppo territoriale.

Sara Fantini
Redattrice L’agone

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