Ci auguravamo una partecipazione importante ma vedere una sala gremitissima che non riesce a contenere tutti quelli che hanno raccolto l’invito, è stato emozionante. Si parla di volontariato quando si attenziona, per esempio, una guerra oppure gli effetti di una calamità naturale. Azioni e reazioni durature che passano attraverso il “nostro corpo”, spesso amplificate dalla paura di prossimità. Nella bellezza e tranquillità di Trevignano Romano, questo incontro attraverso delle testimonianze dirette, ha espresso con parole e immagini una situazione che ha catapultato i presenti in una realtà dove persone conosciute, operano in equipe, realizzando trattamenti sanitari medici e chirurgici. Regalano tempo ed esperienza e professionalità per consentire l’accesso alle cure per patologie e deformità specchio di una povertà estrema di un paese come il Burundi. Attraverso il racconto e le immagini del Dott. Francesco Albo, specialista in chirurgia ortopedica, volto conosciuto dell’Ospedale Padre Pio Bracciano, abbiamo vissuto anche la modalità di avvicinamento alla missione, dove il bagaglio personale, al limite del peso consentito, è costituito da protesi, ortesi e presidi sanitari utili. La sua leggerezza, il sorriso non è mai mancato nel ricordo e nei commenti, ad alleggerire la gravità di quanto vedevamo scorrere. Con il Dott. Piero Petricca, presidente dell’associazione, abbiamo anche scoperto quanto l’impegno totalmente gratuito dei volontari, sia strategico per il raggiungimento degli obiettivi, con un numero impressionante di interventi riabilitativi realizzati, potendo contare quasi esclusivamente su donazioni. E poi, l’intervento del Dott. Antonio Zivieri, farmacista ed ex-Console Onorario Italiano in Burundi, ci ha ricondotti all’importanza della cooperazione, dell’agire in comunità per la comunità, vivendo una vita semplice. In tutti gli interventi, uno spaccato unico: il sorriso ricevuto, gli sguardi, i piccoli gesti, ripagano ogni stanchezza, ogni difficoltà affrontata e ti porta a rinnovare il tuo impegno. E poi le personali testimonianze di Livia Azzariti e Guido Barenson, hanno offerto momenti di riflessione per esperienze diverse ma ugualmente significative. Come amministrazione comunale, Claudia Maciucchi, sindaco di Trevignano Romano, ha manifestato il ringraziamento verso la “Fondazione Andare Oltre”, per le toccanti testimonianze che hanno raggiunto e scosso i presenti. Dal vicesindaco, Luca Galloni, il racconto di un episodio personale che lo ha costretto ad un percorso riabilitativo necessario, tanto vero per poter affermare che quando il “nostro corpo vive un trauma” poi diventa più naturale accrescere la propria sensibilità. Ed ecco che l’aula straripante di persone, diventa sprone per rinnovare l’impegno e tornare a parlarne ancora dando loro voce e spazio.
www.fondazioneandareoltre.org per saperne di più e trovare la modalità utile per sostenere il progetto e “fare anche a distanza, fa la differenza”.