LE LINEE GUIDA PER I REATI DI GENERE
Si è svolta nel primo pomeriggio del 15 scorso, nella Sala Tirreno della Regione Lazio, la presentazione delle linee guida per contrastare i reati contro la violenza di genere; un lavoro minuzioso, quello fatto dalla Procura di Civitavecchia e dalla ASL RM 4, che raccoglie tre anni di attività di rilevazione, studio e programmazione per mettere in rete diversi saperi professionali a tutela delle vittime di violenza domestica e relazionale.
A presentare la realizzazione dell’ambizioso proposito, è stato il Procuratore di Civitavecchia Alberto Liguori, di fronte a una platea di eccellentissimo spessore presieduta dal Presidente della Regione Lazio, Francesco ROCCA, i prefetti e i questori di Roma e Viterbo, il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma Giuseppe Amato, i comandanti provinciali di Roma e di Viterbo della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
In platea, oltre al direttore Generale della ASL RM 4 Rosaria Marino e del direttore sanitario ASL RM 4 Simona Ursino, era presente il direttore generale di Tor Vergata Giuseppe Quintavalle, i direttori dei Distretti, dell’SPDC e dell’Ospedale di Civitavecchia, il direttore della Casa Circondariale di Civitavecchia, il Generale Comandante del Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito, Gen, D. Vezzoli. Presenti anche i sindaci di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Canale Monterano, Bracciano, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Ladispoli.
C’erano, poi, i referenti territoriali della polizia giudiziaria per il fenomeno di violenza di genere della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, tutto personale formato specificatamente e costituenti il tavolo interistituzionale operativo da circa due anni; l’agone, che segue l’iniziativa fin dal suo albore, era presente alla cerimonia odierna.
Il Procuratore Liguori, orgoglioso di aver raccolto e portato a compimento questo proposito, ha ricordato l’esponenziale crescita delle donne uccise per mano di chi diceva di amarle. Numeri che stanno diventando un’emergenza a cui la Procura, connessa alle diverse professionalità del circondario, si è determinata a porre fine attraverso un doppio canale di interventi di prevenzione, quello istituzionale e quello parentale; un team di professionisti che, ognuno per la propria parte di competenza, apporterà le proprie competenze per far sentire accolto ogni appello, ogni dolore, ogni situazione portata da una donna.
L’intervento del Procuratore della Corte d’Appello Amato, ha ricalcato l’improrogabile necessità di qualificare chi deve combattere questo vile fenomeno, fare rete e approcciare alle procedure con sistematicità.
L’intervento del presidente della Regione Rocca ha sottolineato l’impellenza di far uscire eventuali casi di violenza dalla zona d’ombra e non soltanto limitarsi a leggerne i segni.
A conclusione della presentazione, sono stati consegnati i diplomi di formazione e di benemerenza a tutti coloro che quotidianamente contribuiscono con il loro lavoro a contrastare ogni fenomeno di abuso e violenza nel circondario di Civitavecchia ai quali è andato, peraltro, il plauso delle autorità intervenute.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone


