Lettera al direttore marco Tarquinio e risposta
Caro direttore,
in questo mese di dicembre ormai alla fine la cancelliera tedesca Angela Merkel, in un commovente discorso al Bundenstag, ha invocato e annunciato misure anti-Covid più restrittive per il Natale e mobilitato il suo Paese e chi lo rappresenta e governa : «Non si può rischiare di compromettere la gestione di un fenomeno epocale, tantomeno per tre giorni di vin brulé, di cialde e abbracci con i parenti». Si tratta di una linea opposta a quella seguita in Europa e nel mondo dai leader nazional-populisti che hanno cercato di sminuire la pericolosità del virus con messaggi e comportamenti inquietanti, delegittimando anche gli scienziati. Angela Merkel, con una situazione sanitaria in Germania migliore della nostra, non vuole arrendersi al rilevante numero di morti e invita i cittadini a seguire le raccomandazioni degli esperti. Vorrei avere anche in Italia un Governo unito e determinato, che seguisse l’esempio della cancelliera tedesca, forse l’unica statista che oggi abbiamo in Europa.
Bruno Cassinari, Piacenza
La sua, gentile e caro amico, è un’attesa comprensibile e del tutto condivisibile. Anche perché l’«esempio tedesco» di oggi, frutto della leadership di Angela Merkel, somiglia molto all’«esempio italiano» nella prima fase di questa dura pandemia, quando da noi – pur nelle fragilità rese drammaticamente evidenti del nostro prezioso sistema sanitario – si seppe mettere il più possibile avanti a tutto la vita delle persone. Ora accusiamo un po’ tutti la fatica di questi lunghi mesi di dedizione, di disciplina e di limitazioni ad attività non essenziali ma che consideriamo assolutamente normali. E tra queste attività “normali” alcuni, nella maggioranza come nell’opposizione, evidentemente ritengono che ci sia pure il ritorno ai “giochi” meno comprensibili e apprezzati della politica nostrana. Vengono settimane decisive, lo sappiamo, in cui sarà chiesta ancora grande misura e responsabilità a noi cittadini, ma credo che soprattutto serva uno stile esemplare da chi ci governa e ci rappresenta al centro come negli enti locali. Non è mai troppo presto per assicurarlo, e neanche troppo tardi.
Marco Tarquinio
(Avvenire)