24 Dicembre, 2024
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Brexit. Londra è fuori dal mercato unico. Accordo su Gibilterra

Dalla mezzanotte è finito il periodo di transizione post-Brexit. Esulta Johnson: “Liberi”. Ma suo padre chiede la cittadinanza francese

 La Gran Bretagna è ufficialmente fuori dal mercato unico europeo. A mezzanotte (le 23 di Londra) si è infatti concluso il periodo di transizione e i rapporti commerciali tra Gran Bretagna e Unione Europea saranno ora regolati dall’accordo firmato dai leader europei e dal premier britannico Boris Johnson alla vigilia di Natale. “Abbiamo la libertà nelle nostre mani”, ha detto Johnson nel suo discordo di fine anno.

C’è l’accordo su Gibilterra

Ieri pomeriggio, in extremis, Gran Bretagna e Spagna hanno trovato un accordo sul futuro di Gibilterra dopo la Brexit. La colonia britannica in territorio spagnolo resterà libera di far parte di alcuni programmi dell’Ue, tra i quali Schengen. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri spagnola, Arancha González Laya. “Abbiamo rimosso la barriera”, ha aggiunto.

I negoziati su Gibilterra sono stati paralleli a quelli sugli altri capitoli del divorzio tra Londra e Bruxelles e il suo futuro non era stato menzionato nell’intesa raggiunta a Natale.

Il padre di Johnson chiede la cittadinanza francese

Stanley Johnson, padre del premier britannico, chiederà la cittadinanza francese per mantenere la libertà di movimento in Europa, che i cittadini britannici perderanno con la Brexit. “Il punto non è diventare francese. Se non mi sbaglio, sono francese. Mia madre è nata in Francia, sua madre era interamente francese come pure suo nonno”, ha detto Stanley Johnson alla radio francese RTL, peraltro parlando in francese. “Per me – ha spiegato – il punto è di ottenere quel che ho già, e di cui sono molto contento”.

Stanley Johnson fu tra i primi funzionari britannici destinati a Bruxelles quando nel 1973 il Regno Unito entrò nell’Unione Europea. Ha lavorato per la Commissione europea ed è stato anche eurodeputato. Inizialmente, Stanley Johnson aveva sposato la causa della Brexit, ma dopo la vittoria del “leave” al referendum del 2016 aveva cambiato idea.

(Avvenire)

 

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