L’abbattimento in questi giorni delle quattro antenne gemelle ad onde medie rappresenta la concretizzazione della lotta, non solo dei comitati che dal 2000 lottano contro l’inquinamento elettromagnetico, ma dell’intero quadrante nord di Roma e della cinta dei comuni confinanti dell’area metropolitana.
La novità di questi giorni è una risposta concreta ad una lotta decennale di cittadini e comitati che si battono per la restaurazione totale del diritto alla salute che manca da oltre 40 anni.
Questo però non basta. La Direzione della Radio Vaticana deve assumersi la responsabilità di comunicare alla cittadinanza quando ed in quanto tempo verranno effettuate tutte le operazioni di smantellamento dell’impianto.
Alla base di questa richiesta e della lotta cittadina c’è sempre il principio precauzionale mai seguito dalla Radio che non ha mai avuto una condotta cautelativa su una questione, in passato, scientificamente controversa, ma ora avallata da studi e da una sentenza della Corte di Cassazione che dimostra il nesso causale tra emissioni e malattie del sistema emolinfopoietico.
Ci attiveremo in questi giorni per comprendere la disponibilità dell’apertura di un dialogo tra gli organi competenti a tutti i livelli e la Radio, per meglio comprendere il piano di smantellamento.