La manifestazione, prende nome dall’itinerario di gara che prevede la partenza da un punto prospiciente il lago di Bracciano e un passaggio intorno al lago di Martignano.
Quest’anno è stata programmata per il 14 dicembre e conclude per molte Società e conseguentemente per molti atleti, il programma agonistico dell’anno; forse è difficile immaginare una cornice più degna per chiudere in bellezza.
Al consueto percorso di gara, sulla distanza classica dei 21 Km, ormai noto ai più (siamo alla 7° edizione), si affianca da quest’anno un percorso di minitrail sulla distanza di 10 Km, pensato in primis per rendere omaggio alla memoria di Gianmario Ferri, un ragazzo giovanissimo, figlio di Maurizio Ferri, vittima incolpevole, lo scorso anno, di un disastroso incidente stradale, ma anche per invogliare un maggior numero di persone, forse impaurite (a torto) dalla distanza dei 21 Km, a cimentarsi nella magnifica avventura della corsa in montagna.
Anche il punto di partenza è stato spostato nella adiacenze del ristorante Boricella (la storica sede sociale dell’”ASD Trail dei due laghi”, che è promotrice e organizzatrice della manifestazione).
Per i più ardimentosi, sarà premio il raggiungimento del radar dell’aeronautica, il punto più alto (e più bello) a cui si può arrivare solo per mezzo di una cordata.
Alla sommità, almeno per i comuni mortali, si imporrà una sia pur breve fermata (anche per riprendere fiato!) ed ammirare lo stupefacente spettacolo dei due laghi e dei campi verdi che li circondano.
Per tutti, non mancheranno gli attraversamenti di stupendi canyon incastonati tra pareti di porfido nero e salite al limite della resistenza, nei boschi fitti che non lasciano mai vedere la fine della fatica; ma infine arriva sempre il piano che prelude alla discesa, ed ogni volta l’occhio non potrà non meravigliarsi, una volta di più, della bellezza dei nostri luoghi, quando non sono stati ancora assaliti da colate di cemento.
All’arrivo, qualcuno andrà sul podio, qualcun altro dovrà accontentarsi delle posizioni di rincalzo, ma a pensarci bene, tutti avranno vinto, perché avrà vinto lo sport, quello vero, popolare, senza fronzoli, né attrezzature costose o iscrizione a club elitari.
Raffaele De Maggi