17 Luglio, 2024
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Interventi infrastrutturali, di cui al decreto “sblocca cantieri”

L’art. 4, commi 1-5, del D.L. 32/2019 (c.d. decreto sblocca cantieri), come modificato dall’art. 9 del D.L. 76/2020 (c.d. decreto semplificazioni), disciplina una procedura per l’individuazione di interventi infrastrutturali…

 

Pubblichiamo la RELAZIONE ILLUSTRATIVA al nuovo testo dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, corredato da relazione illustrativa, concernente l’individuazione degli interventi infrastrutturali, inseriti nell’elenco allegato allo schema di decreto, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55.

Qui il testo dello schema di decreto:

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L’articolo 9 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, ha previsto una serie di disposizioni finalizzate alla revisione, all’ampliamento e alla proroga della disciplina dei commissari straordinari previsti dall’articolo 4 del decreto-legge 32/2019 c.d. “Sblocca cantieri”.

In particolare, oltre a disciplinare la procedura per l’individuazione degli interventi ritenuti prioritari – da effettuarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze – viene superato il concetto di opera prioritaria della normativa previgente per introdurre invece criteri più compositi di individuazione delle opere. Si fa infatti riferimento agli interventi caratterizzati “da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico – amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio – economico a livello nazionale, regionale o locale”.

I suddetti criteri rendono la scelta delle opere da commissariare particolarmente complessa e significativa in termini di riflessi per il Paese.

In ragione di ciò si è ritenuto opportuno, prima di procedere con la fase interlocutoria con le Regioni, nei termini previsti dall’articolo 4 decreto-legge 32/2019, acquisire il parere delle competenti Commissioni parlamentari, considerando l’avviso del Parlamento, non solo come presupposto imprescindibile sul fronte procedurale, ma anche come momento di confronto sulla scelta delle opere proposta dal Governo.

In sostanza, la fase procedurale in sede parlamentare è stata considerata propedeutica all’acquisizione delle intese con i Presidenti delle regioni, al fine di evitare di intraprendere interlocuzioni non suffragate da una condivisione, da parte del Parlamento, della scelta delle opere proposta dal Governo.

Avviate e concluse le attività di individuazione dei commissari da nominare, il provvedimento è corredato anche dell’elenco dei commissari da nominare. In ragione della necessità di agevolare le interlocuzioni con le stazioni appaltanti di ANAS e RFI, nonché con le amministrazioni pubbliche a diverso titolo coinvolte, si è ritenuto utile di proporre solo nominativi aventi requisiti di alta professionalità tecnico –amministrativa anche già afferenti alle stesse strutture pubbliche.

Si ritiene che la disposizione normativa determini vincoli procedurali e di rispetto delle prerogative costituzionali e dei ruoli istituzionali che sono salvaguardati provvedendo ad acquisire l’intesa con i Presidenti delle Regioni, ove necessaria, prima dell’adozione del DPCM di individuazione delle opere e della nomina dei commissari una volta acquisito il parere delle Commissioni parlamentari.

In coerenza a tale dettato normativo con il presente schema di DPCM sono state individuate 58 opere, di cui quattordici relative a infrastrutture stradali, sedici a infrastrutture ferroviarie, una relativa al trasporto rapido di massa, dodici a infrastrutture idriche, tre a infrastrutture portuali e dodici a infrastrutture per presidi di pubblica sicurezza. Alcune opere, seppure di ambiti territoriali circoscritti, assumono rilievo per il loro impatto socio-economico rilevante per il territorio di riferimento. Alcune di tali opere per la loro rilevanza esclusivamente regionale o locale necessiteranno dell’intesa con il Presidente della Regione interessata, che verrà acquisita, come  detto, dopo l’espressione del parere parlamentare.

Con riguardo agli interventi relativi alla rete stradale sono stati previsti le seguenti opere, volte alcune a “ricucire” il territorio agevolando i collegamenti con le aree interne del Paese, altre ad adeguare l’infrastruttura ad un aumentato fabbisogno trasportistico o alla messa in sicurezza e altre ancora volte al completo ripristino dell’opera a seguito di cedimenti strutturali a causa di eventi metereologici avversi:

  • SS 106 Ionica – Si prevede un piano complessivo di riqualificazione dell’arteria che la messa in sicurezza attraverso rettifiche locali di tracciato, intersezioni e risoluzioni di punti
  • Collegamento tra la SS 514 con la SS 115 e lo svincolo della SS 194 – Si interviene per dotare il settore sud orientale della Sicilia di un collegamento stradale adeguato lungo l’itinerario Ragusa-
  • SS 675 Umbro-Laziale – Si consente di completare l’itinerario Civitavecchia- Orte e quindi di collegare il Porto di Civitavecchia con i principali assi viari: l’autostrada A1, la E 45-E55 e la A
  • Collegamento Cisterna-Valmontone – Si prevede di realizzare una bretella, con una strada di tipologia B, senza applicazione di pedaggio che permetterà di connettersi all’Autostrada Roma-Latina.
  • SS 4 Salaria – Si prevede un piano di riqualificazione (adeguamento e emessa in sicurezza dell’arteria nella sua configurazione attuale) e potenziamento (raddoppio dell’arteria e varianti di tracciato).
  • E 78 Grosseto Fano – Si prevede il completamento del collegamento trasversale tra il corridoio tirrenico e quello
  • SS 20 del Colle di Tenda – Si prevede l’avvicinamento dell’imbocco della vecchia galleria rispetto alla nuova e la realizzazione di un nuovo unico ponte a doppio senso di
  • SS 45 “della Val Trebbia e realizzazione nuovo Ponte sul fiume – L’intervento consiste nell’adeguamento e messa in sicurezza del tratto compreso tra Rivergaro e località Cernusca in Comune di Travo. Si prevede inoltra la realizzazione di un nuovo ponte Lenzino e di una viabilità alternativa.
  • SS 640 “Strada degli Scrittori” – Si adegua e potenzia il tratto fino allo svincolo con l’A19, sia in sede che in
  • SS 647 Fondo Valle del Biferno – Si interviene con opere di adeguamento e messa in sicurezza dei viadotti Molise 1 e 2 e in variante all’invaso del
  • SS 17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico – Si sviluppa il tracciato completando l’itinerario in variante della SSV “Isernia –Castel di Sangro”.
  • SS 16 Adriatica – Si interviene adeguando il tratto compreso tra San Severo e Foggia e provvedendo a opere di manutenzione straordinaria per il recupero funzionale della tangenziale Ovest di Foggia
  • SS 89 Garganica – Si propone un intervento di potenziamento dell’attuale tracciato innalzando lo standard prestazionale e in parte si interviene con un tracciato in nuova
  • SS 212 –della Val Fortore – Si realizza un collegamento di 33 km con caratteristiche assimilabili ad una strada di categoria C1
  • SS 369 Appulo Fortorina – Si interviene con un adeguamento infrastrutturale di un tronco stradale di circa 7 km, ampliando la sede fino alla dimensione

Per quanto concerne gli interventi relativi alle infrastrutture ferroviarie, si è proceduto ad individuare in alcuni casi opere già in realizzazione sulla rete di Alta Velocità ma che necessitano di un ulteriore accelerazione per completarle e renderle funzionanti nel breve periodo. Sono stati inoltre proposti alcuni nuovi interventi per l’estensione anche al Sud del trasporto ferroviario con caratteristiche di Alta Velocità. In modo da assicurare che i tempi di percorrenza dal centro Italia verso Sud della Penisola siano equivalenti a quelli attualmente previsti verso il Nord del Paese. Allo stesso modo sono stati individuati alcuni interventi volti a potenziare le linee di collegamento trasversale tra il corridoio tirrenico e quello adriatico. In particolare:

  • AV/AC Brescia-Verona-Padova – Si interviene per realizzare un’importante tratta del collegamento ferroviario AV/AC Milano –Venezia, parte del tracciato del Corridoio Mediterraneo (TEN-T)
  • Linea Fortezza –Verona – Si prevede di potenziare le tratte di accesso al Brennero.
  • Linea Venezia Trieste – Si interviene con potenziamento tecnologico sulla linea storica Venezia Trieste, prevedendo anche interventi infrastrutturali quali la soppressione dei passaggi a livello.
  • Linea Genova –Ventimiglia – Si prevede di realizzare il raddoppio della tratta Andora- Finale, completamente in variante con la soppressione di numerosi passaggi a livello.
  • Pescara –Bari- Si prevede con il progetto di completare il programma di raddoppio della direttrice adriatica ed interessa le Regioni Molise e Puglia.
  • Linea Roma –Pescara – Si riducono i tempi di percorrenza mediante interventi di potenziamento tecnologico del tracciato attuale e la costruzione di opere in variante.
  • Orte –Falconara – Si prevede di realizzare il potenziamento e il raddoppio della linea al fine di migliorare il collegamento passeggeri tra le regioni tirreniche e quelle adriatiche e creare un itinerario alternativo merci per i collegamenti nord sud.
  • Linea Ferrandina –Matera La Martella – Si interviene per la realizzazione di una lunetta a nord di Ferrandina per garantire il collegamento verso Potenza e istituire relazioni ferroviarie di lunga percorrenza che colleghino Matera con il sistema di AV.
  • Linea Salerno –Reggio Calabria – Si prevede la realizzazione di una nuova linea veloce con caratteristiche di AV/AC e adeguamento tecnologico in alcuni tratti.
  • Linea Palermo – Trapani – Si interviene per adeguare il tracciato con interventi di potenziamento infrastrutturale, adeguamento di standard tecnologici e velocizzazione degli itinerari in deviata nelle principali località sede di incrocio.
  • Linea Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia – Si interviene potenziando la linea con interventi di raddoppio in alcune tratte, di velocizzazione con caratteristiche di alta velocità e con rettifiche di tracciato.
  • Linea Codogno-Cremona-Mantova – Si prevede il raddoppio in parte in variante e in parte in sede.
  • Anello ferroviario di Roma – Si completa l’anello ferroviario di Roma nella Cintura Nord.
  • Pontremolese – Si prevede di realizzare il completamento del raddoppio dell’asse ferroviario Pontremolese.
  • Napoli-Bari – Si prevede di completare la realizzazione dell’AV/AC della linea con miglioramento dell’accessibilità al servizio nelle aree attraversate, sia per i servizi nazionali di lunga percorrenza sia per il servizio regionale, con interventi di raddoppio e di variante all’attuale tracciato.
  • Linea Palermo Catania Messina – Si prevede la realizzazione dell’AVR per collegare le tre città metropolitane siciliane, migliorando altresì l’accessibilità dei principali centri del versante ionico.

Con riferimento al trasporto pubblico locale, in particolare al trasporto rapido di massa, si individua un solo intervento volto a potenziare la mobilità pubblica della Capitale, in un ottica di sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale:

  • Metropolitana linea C – Si prevede il completamento della linea con l’attraversamento del centro storico fino al quartiere Mazzini.

Per quanto riguarda le infrastrutture idriche sono stati individuati interventi volti prevalentemente alla messa in sicurezza e al completamento di dighe e acquedotti al fine di garantire il loro ottimale esercizio. In particolare, in relazione alla messa in sicurezza delle dighe sono stati individuate le seguenti opere per le quali appaiono necessari interventi finalizzati a incrementarne la sicurezza:

  • Traversa del Lago d’Idro (BS)
  • Sistema acquedottistico del Peschiera (RM)
  • Diga Cantoniera sul fiume Tirso (OR)
  • Diga sul Rio Olai
  • Diga sul Rio Govossai (NU)
  • Diga sul Rio Mannu (SS)
  • Diga di Monte Pranu sul Rio Palmas (OR)

Riguardo invece all’ampliamento, completamento o realizzazione di dighe sono state individuate le seguenti opere:

  • Diga di Maccheronis (NU)
  • Diga di Monti NiedduDiga (CA)
  • Diga di Medau Angiu (CA)
  • Diga di Cumbidanovu (NU)
  • Diga di Pietrarossa (EN)

Sono stati identificati inoltre i seguenti interventi di sviluppo delle infrastrutture portuali, funzionali alla navigazione in sicurezza e ad assicurare un efficace raccordo fra i nodi portuali e le reti terrestri:

  • Darsena Europa (LI) – Si interviene con la realizzazione di opere foranee di protezione e di nuova imboccatura portuale.
  • Diga Foranea di Genova – Si prevede la realizzazione della nuova diga Foranea per consentire condizioni di sicurezza per l’accesso delle grandi navi portacontenitori.
  • Porto di Palermo. Rilancio del polo cantieristico – Si prevedono diversi interventi per messa la in sicurezza la compatibilità e la sostenibilità delle differenti funzioni portuali nell’area palermitana.

Infine, si propongono interventi rivolti a rendere maggiormente funzionali – con opere di adeguamento, ristrutturazione, rifunzionalizzazione, nonché di nuova realizzazione – alcuni presidi di pubblica sicurezza, dislocati al Sud, al Centro e al Nord Italia, e, precisamente a: Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Napoli, Roma, Bologna, Genova, Torino o Milano

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