La linea emersa al Consiglio europeo è quella di scoraggiare i viaggi non essenziali, per i quali si profila una nuova stretta
Scoraggiare i viaggi “non essenziali” salvando al tempo stesso il mercato interno: è la linea emersa al Consiglio europeo per limitare la diffusione del coronavirus.
“Siamo pienamente convinti che le frontiere debbano rimanere aperte”, ha sottolineato il presidente Charles Michel. Tuttavia, ha precisato, “è possibile una stretta per quanto riguarda gli spostamenti non essenziali”.
Si attende, quindi, una proposta da parte della Commissione Ue lunedì prossimo nel tentativo di coordinare le azioni messe in campo dai singoli Stati membri. Si parla, in particolare, di una nuova zona, color rosso scuro, nella quale rientrerebbero i Paesi in cui la pandemia corre velocemente.
“I viaggiatori in partenza da questa zona dovranno fare un test e saranno sottoposti ad una quarantena” all’arrivo, ha anticipato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La Germania ha già evocato il ritorno di un controllo alle frontiere qualora la situazione continuasse a peggiorare. Ma von der Leyen esclude questa strada in quanto “farebbe precipitare la nostra economia e non avrebbe alcun effetto sulla diffusione del virus”.
Le regole decise dai principali Paesi europei
FRANCIA. A partire dalla mezzanotte di domenica prossima anche chi arriva da un paese Ue dovrà essersi sottoposto a un tampone molecolare non meno di 72 ore prima della partenza e essere negativo. Fino a oggi era richiesto solo a coloro che arrivavano da un Paese esterno all’Ue. L’obbligo, ha comunque precisato l’Eliseo, non riguarderà né i lavoratori trasfrontalieri né chi lavora nel settore dei trasporti. –
GERMANIA. Al momento, sono in vigore dei controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio” dal Robert Koch Institut. Tutta l’Italia e diversi altri Paesi europei sono considerati aree a rischio. Tutti coloro che nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania si siano recati in queste aree devono segnalare il proprio ingresso registrandosi online sul portale https://www.einreiseanmeldung.de. Le uniche eccezioni all’obbligo di registrazione riguardano i casi di transito (in area a rischio o in Germania), i casi di ingresso dall’area di frontiera per meno di 24 ore o quelli di ingresso per trasporto di merci o persone.
Tutti coloro che nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania si siano recati in aree a rischio devono inoltre rispettare un periodo di quarantena di 10 giorni. Tale periodo di isolamento potrà essere interrotto in caso di risultato negativo ad un tampone, che potrà tuttavia essere effettuato soltanto a partire dal quinto giorno dopo l’ingresso nel Paese.
A partire dal 14 gennaio, oltre a tale obbligo di quarantena, è anche in vigore un obbligo generale di tampone all’ingresso. Salvo nei casi di esenzione previsti, chiunque entri in Germania da un Paese a rischio dovrà cioè presentare un tampone negativo (molecolare o antigenico) effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (con esito scritto in inglese, tedesco o francese) oppure sottoporsi al tampone entro 48 ore dal momento dell’arrivo. Tale obbligo non sostituisce quello della quarantena, ma è aggiuntivo. Nelle ordinanze dei Lander sé tuttavia prevista una serie di casi di esenzione da tali obblighi.
SPAGNA. È consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Chi arriva dall’Italia e dagli altri Paesi Ue (ad eccezione dell’Irlanda) e da una quarantina di Paesi extra Ue, deve presentare un certificato che attesti di essersi sottoposto a un tampone molecolare, risultato negativo, effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel Paese.
Non sono ammessi i test rapidi antigenici. Prima dell’arrivo nel Paese per via aerea o marittima è necessario anche compilare un modulo, attraverso il sito Internet spth.gob.es o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. I viaggi non imprescindibili da Paesi extra Ue sono limitati fino al 31 gennaio 2021.
REGNO UNITO. Ai viaggiatori in ingresso vengono richiesti tre adempimenti: la compilazione di un formulario online, un isolamento cautelare di 10 giorni, che può essere ridotto a 5 giorni qualora vengano soddisfatte alcune condizioni. Infine, a partire dal 18 gennaio scorso chi si reca in Inghilterra da qualsiasi paese e’ tenuto a esibire all’imbarco l’esito negativo di un test effettuato nei 3 giorni precedenti la partenza.
Esentati dal test i viaggiatori provenienti da Irlanda, Irlanda del Nord, Scozia, Galles, Isola di Man, Jersey o Guernsey, Isola di Ascensione, Sant’Elena e Isole Falkland e i bambini di età inferiore agli 11 anni, ma anche chi viaggia verso il Regno Unito per cure mediche urgenti o per accompagnare qualcuno che è in viaggio per cure mediche urgenti. Sono esentati anche i funzionari di frontiera e doganali, gli autotrasportatori e altre determinate categorie professionali. Presentarsi sprovvisti di un certificato o con un certificato incompleto è considerato un reato ed è sanzionabile (fino a 500 sterline).
GRECIA. Tutti i viaggiatori sono tenuti a presentare un test molecolare negativo (in inglese) effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo. Per poter accedere nel Paese rimane, inoltre, condizione indispensabile la compilazione di un modulo online. Per tutti coloro che faranno ingresso nel Paese fino all’8 febbraio (ma il provvedimento e’ passibile di proroga) e’ previsto l’obbligo di rispettare un periodo di autoisolamento fiduciario di sette giorni (o, in caso di permanenza per periodi inferiori, per tutto il periodo di permanenza). In aggiunta, e’ previsto a campione un test rapido effettuato all’arrivo in aeroporto.
(Agi)