Un lavoro in totale sinergia con l’Amministrazione oriolese per valorizzare Palazzo Altieri. Accade sotto la nuova direzione del Museo del Palazzo da parte della dott.ssa Anna De Luca.
Attiva, entusiasta, vogliosa di fare e di mettere in evidenza questo bene monumentale del paese, con il nuovo programma di iniziative culturali stilato intende “portare sviluppo ad Oriolo Romano con un calendario vasto di eventi che non riguardano solamente il Comune, ma che interessano tutto il comprensorio e non solo, per uscire dai confini della territorialità in senso stretto del paese”, facendo rete per promuovere la tutela di tale patrimonio artistico e architettonico, diffondendo l’importanza della salvaguardia ambientale. A partire da una mostra, che sarà aperta dal 31 maggio fino al 15 giugno prossimo; si tratta dell’esposizione di Michele Galice, intitolata: “Paesaggi di luce nelle Canyonlands”, dove vengono mostrati al pubblico posti incontaminati, anche lontani da noi, fotografati dall’artista, che evidenziano località in cui la natura viene rispettata e non distrutta; lì l’uomo si limita ad apprezzare, a fotografare per immortalare questi paesaggi immutati, senza intervenire artificialmente, come accade in molti altri luoghi. Ed anche spesso, purtroppo, evidenzia la dott.ssa De Luca; non è insolito infatti, sottolinea, assistere alla costruzione di pale eoliche laddove non funzioneranno mai, poiché la spinta del vento non è sufficiente, installate solamente per ricevere finanziamenti europei. E rimarranno lì eternamente inutilizzate ad alterare un paesaggio naturale anche raro a volte. Occorrerebbero più investimenti nella tutela ambientale, rimarca la dott.ssa De Luca, mentre si può solamente registrare un’assenza delle istituzioni al riguardo, della politica e non solo.
Continuando con il programma di iniziative culturali di Palazzo Altieri, molte le conferenze esplicative organizzate. Dopo il ricco e variegato mese di maggio, si proseguirà con l’importante incontro dell’8 giugno prossimo, alle ore 17, dal titolo “L’architetto e ingegnere Ascanio Vitozzi da Bolsena a Torino (1539-1615) e la parentesi laziale al servizio di Paolo Giordano Orsini”. La relazione dell’Architetto Fabiano Fagliari Zeni Buchicchio, ci parlerà di Orsini, che fu primo duca di Bracciano dal 1560, dove risiede un altro bene artistico-architettonico di prestigio: il Castello Orsini-Odescalchi appunto di Bracciano, che da sempre fa concorrenza a Palazzo Altieri e che è una meta prestigiosa per i turisti ed anche per gente dello spettacolo, che la sceglie quale location per i propri matrimoni (da Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, a Tom Cruise e Katie Holmes ecc). E ci racconterà di Vitozzi. Nel 1571, infatti, a soli 32 anni, Ascanio Vitozzi prese parte alla battaglia di Lepanto, con il duca di Bracciano Paolo Giordano Orsini, al servizio del quale lavorò come architetto nel 1582 e nel 1583. Fece sopralluoghi e lavori anche a Trevignano ed Anguillara e progettò opere e lavori per Galeria e Bracciano. Inoltre scrisse sette lettere al duca di Bracciano. Egli, poi, evidenzierà gli stretti rapporti fra i Vitozzi di Bolsena, i Farnese, gli Sforza di Santa Fiora e i Rufini di Roma. A seguire il concerto per pianoforte e violoncello per le composizioni di Francesco Cilea e Alessandro Longo; una presentazione a cura del ME Meal Entertainment.
A tenere un’altra conferenza poi, il 15 giugno alle ore 17, sarà il dott. Michele Nicolaci (dell’Università La Sapienza di Roma). L’argomento su cui si cimenterà, sarà “Onofrio Santacroce e gli artisti”; tramite l’incontro parlerà di Giovanni Baglione, Francesco Bassano e Antonio Maria Panìco dal carteggio Santacroce presso l’Archivio Orsini (1595-1600).
Eventi fissati anche per luglio. Si comincerà il 12 Luglio alle ore 17, con l’illustrazione di un’importante scoperta archeologica. Il prof. Giuseppe Cordiano (dell’Università di Siena), infatti, racconterà “Lo scavo della villa romana semisommersa di Vigna Orsini (Bracciano)”, a dimostrare una volta in più quanto anche la semplice architettura possa unire due paesi quali Oriolo e Bracciano.
Inoltre, il 19 luglio, non mancherà una visita guidata; però non sarà il classico giro di perlustrazione all’interno di questi monumenti, di cui al termine poi poco rimane impresso nella mente dei visitatori. Sarà, invece, un’insolita visita guidata a tema, incentrata su “Palazzo Altieri scrigno di stemmi e ritratti papali”. Dopo il restauro della Galleria dei Papi non poteva che essere questo l’argomento cardine; dopo l’introduzione storica della dott.ssa Silvia Sarli, storica d’arte, sarà l’esperto araldista dott. Maurizio Carlo Alberto Gorra, a spiegare e descrivere al pubblico gli stemmi e i ritratti stessi contenuti all’interno del Palazzo. Con un costo del biglietto di ingresso di soli cinque euro, e gratuito fino a 18 anni e oltre i 65 anni. Pagherà, infine, appena 2,50 euro chi ha dai 18 ai 25 anni. Un evento a cura dell’A.C.O.R. in collaborazione con il Comune di Oriolo Romano.
Infine si proseguirà a settembre con uno spettacolo teatrale. È prevista per il 28 settembre alle ore 17:30 la rappresentazione dell’interessante commedia in tre atti “Tre per una rapina” di Federico Francalacci, a cura della Compagnia L’Apostrofo e per la regia di Federico Tiberi.
Si tratta di un programma, spiega la Direttrice De Luca, stilato in tempi rapidissimi, tra i notevoli impegni, lavorando a tutte le ore anche nei giorni di festa. A cui l’Amministrazione e tutto lo staff del Museo di Palazzo Altieri tengono molto. Potrebbe subire variazioni ed essere incrementato; ma soprattutto l’auspicio è di riuscire a coinvolgere i giovani di Oriolo, con suggerimenti e un supporto anche con un gruppo o una pagina dedicata sul web e sui social network. Dove, peraltro, sono già attivi: sia su Facebook e presto anche su Twitter.
Barbara Conti