Manifestazione promossa per festeggiare i 70 anni del Centro Sportivo Italiano.
Per festeggiare i 70 anni del Centro Sportivo Italiano i dirigenti nazionali hanno pensato di fare un regalo a tutte le associazioni della penisola affiliate ad esso: una festa in piazza S. Pietro insieme a Papa Francesco, nominato capitano di questo Ente di promozione sportiva nato nel 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, per volere di papa Pio XII. Un ente di chiara matrice cristiana che, partendo dalle realtà degli oratori si è via via allargato a società di sport di base, dal nord al sud, dalle periferie ai centri delle grandi città.
E la squadra amatori del Football Club Oriolo 1983 – Polisportiva Oriolo non poteva certo mancare all’appuntamento, in virtù del suo impegno e della sua presenza trentennale in questo organismo. Una piccola delegazione, dunque, è partita con il treno per raggiungere piazza S. Pietro e unirsi alle migliaia di società sportive provenienti da tutta Italia: il presidente Antonio Valentini, la moglie del vicepresidente Alberto Valentini, Patrizia, e Valerio Carones, nato calcisticamente nell’FC Oriolo e che, da questa stagione, è ritornato a vestire la maglia biancazzurra e a riassaporare il gusto del campo e della sana competizione sportiva.
«A Roma – racconta il presidente – ci siamo mischiati ai colori del CSI, ad una moltitudine di ragazzini, di ragazzi e ragazze, di maturi atleti, di tanti nonni presenti e di panciuti dirigenti, sotto un sole che picchiava e un caldo che faceva male ma che, una volta iniziata la festa, è diventato il calore delle bandiere, delle parole, dei canti, della commozione, insieme alla gioia della nazionale di calcio amputati, e capire allora di più e ancora più intensamente la magia, l’importanza e la forza dello sport».
«E poi arriva papa Francesco – conclude Valentini – e la piazza si accende, perché ognuno sa che lui ha la tua stessa passione, la tua stessa visione, lui è il vero capitano che ci sprona, ci stima, grida “Scuola, sport e posti di lavoro: mettetevi in gioco nello sport e nella vita, non accontentatevi di un mediocre pareggio!”. E la folla che grida e che risponde come ad un gol. E noi del Football Club Oriolo che ci commuoviamo e che pensiamo che in tutti questi anni abbiamo fatto davvero qualcosa di buono e di importante: siamo stati capaci di vincere, di perdere, di vivere insieme, tra gioie e dolori, e di non mollare mai. Di esserci, sempre e comunque».
Dario Calvaresi