25 Novembre, 2024
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Il prototipo di Space X esplode a terra pochi minuti dopo l’atterraggio

E’ il terzo test fallito per il razzo che Elon Musk spera un giorno di inviare su Marte

Non c’è due senza tre. Il prototipo SN10 del razzo Starship di Space X è finalmente riuscito ad atterrare in Texas… 

prima di esplodere a terra pochi minuti dopo e diventare così il terzo test fallito per la navicella che il miliardario Elon Musk spera un giorno di inviare su Marte.  

“Un meraviglioso atterraggio morbido”, ha esultato il commentatore di SpaceX John Insprucker nel video che trasmette il volo di prova in diretta. Le fiamme erano comunque visibili ai piedi del razzo, estinte dalle squadre dei vigili del fuoco accorse sul posto. Ma pochi minuti dopo un’enorme esplosione ha lanciato il velivolo in aria, che si frantumato a terra. Nessuna spiegazione è stata fornita al momento.

Il prototipo SN10 (che sta per ‘Serial Number 10’) è decollato poco prima delle 11:20 GMT da Boca Chica, in Texas, per un terzo test suborbitale. Il razzo si è alzato in cielo, spinto da tre motori, che si sono spenti uno dopo l’altro, e il velivolo si è ribaltato per mettersi in posizione  orizzontale. Ha raggiunto i 10 chilometri di dislivello, obiettivo prefissato per questo volo, prima di iniziare la discesa. Il razzo è quindi tornato in posizione verticale, riuscendo ad atterrare, a prima vista senza incidenti, nella posizione desiderata. Poi l’esplosione.

Altri due prototipi (SN8 e SN9) si erano schiantati durante l’atterraggio, il primo a dicembre e il secondo all’inizio di febbraio.
Questi test si stanno svolgendo in un’area quasi deserta affittata da Space X nell’estremo sud del Texas, vicino al confine con il Messico e ai margini del Golfo del Messico. Si tratta di un’area abbastanza vuota tale da potersi permettere un incidente o un’esplosione senza causare vittime o danni.

Elon Musk sogna un giorno di lanciare molte di queste navicelle ‘alla conquista’ di Marte. Anche se inizialmente il razzo, se diventasse operativo, potrebbe rivelarsi utile per viaggi più ravvicinati, soprattutto sulla Luna.

È su questo veicolo che il miliardario giapponese Yusaku Maezawa – il cui patrimonio netto ammonta circa a 2 miliardi di dollari – dovrebbe fare il giro della Luna, in teoria nel 2023. In un video pubblicato proprio oggi sul suo account Twitter, il proprietario del principale sito nipponico di abbigliamento ha invitato otto persone “da tutto il mondo” a unirsi a lui. Gli aspiranti astronauti devono pre-registrarsi entro il 14 marzo e una prima selezione sarà effettuata una settimana dopo.

Il futuro razzo comprenderà, oltre la navicella con l’equipaggio, un primo stadio denominato Super Heavy, costituito di serbatoi e struttura di acciaio inossidabile, con al suo interno propellenti di metano liquido raffreddato e ossigeno liquido (CH4/LOX), alimentati da 31 motori Raptor. Il tutto misurerà 120 metri di altezza e potrà trasportare a bordo 100 tonnellate.

(Agi)

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