Ha scelto la notte di Ferragosto per togliersi la vita nella sua abitazione all’Olgiata. Era un avvocato di 72 anni, il suo corpo è stato trovato dal domestico con il collo stretto attorno ad una cinghia fissata ad una grata. Inutili i soccorsi: per il professionista non c’era più nulla da fare. L’allarme è scattato a notte fonda quando il domestico si è accorto dell’avvocato che non dava più segni di vita. L’uomo ha provato a rianimarlo ma si è reso conto di non riuscirci e, disperato, ha chiamato i soccorsi.
Nella casa all’Olgiata è accorso il personale di un’ambulanza del 118 che non ha potuto fare altro che chiamare la polizia. Sul posto gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo e anche i colleghi della squadra mobile. Il sopralluogo è durato circa tre ore: nessuno dubbio, secondo il medico legale, che si sia trattato di un suicidio.
Non sono state trovate lettere o biglietti di addio. Quindi, non è ancora chiaro cosa abbia spinto l’avvocato a farla finita. La salma nei prossimi giorni sarà sottoposta ad autopsia per stabilire in modo rigoroso le cause della morte. L’uomo viveva da solo con il domestico.