17 Luglio, 2024
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L’arte al centro, visita al Liceo Artistico “Luca Paciolo” di Anguillara

Stefania Cosima Chimienti: “Abbiamo unito due diverse realtà”. Parola di preside

Il Liceo Artistico “Luca Paciolo” di Anguillara Sabazia è un istituto scolastico relativamente nuovo. A pochi passi dalla capitale, copre gran parte dell’utenza su tutto il bacino di Roma nord. Al suo interno vengo accolta da Viviana Ravaioli, docente di discipline plastiche, Patrizia Santoro, responsabile di sede e docente di discipline pittoriche e dalla responsabile Lucia Rita La Pira, docente di discipline geometriche.
«Il nostro liceo, fa parte della Reniel Art, la rete nazionale Licei Artistici – spiega Viviana Ravaioli – dove ogni anno partecipiamo alla biennale con degli elaborati sia per la sezione arti figurative che per la sezione new designer. E con grande gioia siamo sempre stati selezionati e altrettante volte invitati. Un’altra Rete di cui facciamo parte è la Rete Musis (Rete dei musei scolastici) attraverso la quale siamo stati consulenti artistici del liceo classico “Pilo Albertelli” di Roma, dove abbiamo progettato per intero, la “sala delle migrazioni” visitata lo scorso anno da Papa Francesco».
«I nostri ragazzi – aggiunge Patrizia Santoro – dal terzo anno possono scegliere due indirizzi di studio, ovvero tra scenografia e architettura e ambiente; Il liceo diventa dunque una sorta di allenamento alla professione, attraverso i rapporti e i contatti con il territorio».
Visitando i piani dell’edificio, noto quanto l’arte sia al centro di tutto e di quanto gli studenti guidati dall’esperienza degli insegnanti, ne siano i veri protagonisti; le loro opere e progetti, si manifestano lungo le pareti e corridoi della scuola; uno di quest’ultimi, è dedicato all’arte contemporanea dove si alternano anche i prodotti realizzati da artisti esterni.
«Questo riscontro visibile dei loro progetti ha una finalità didattica oltre che un ordine mentale – dichiara ancora Viviana Ravaioli – al piano inferiore dedicato al biennio, sono esposti i lavori di pittura, scultura e scenografia. Al secondo piano, quelli di architettura. Ogni anno seguendo un programma, i nostri studenti non solo vengono abituati a proporre i loro progetti ma anche a posizionarli nel giusto modo e a declinarli ognuno con la propria sensibilità. Il mio compito è anche quello di curare l’ambiente, allestimento e l’arredamento, lo trovo fondamentale affinché si trovino a loro agio, in un luogo congruo alle loro attitudini e che abbia l’idea dell’appartenenza».
Incontro poi la preside, Stefania Chimienti, che racconta la sua esperienza dirigenziale con l’artistico. «La scuola è nata con tantissime difficoltà, prima della mia dirigenza era abbandonata a sé stessa. Di anno in anno cambiavano le presidenze perché non c’erano visioni a lungo termine. Quello che abbiamo fatto nel tempo è stato mettere d’accordo queste realtà così diverse tra loro. Grazie alla volontà e alla voglia di riscatto è nata una meravigliosa sinergia tra la sede centrale di via Piave e il liceo artistico. L’Agorà che è diventata un’eccellenza del nostro territorio, è stata realizzata dagli studenti dell’artistico per i loro colleghi dell’Istituto tecnico. Questa generosità è il frutto dell’unione tra i due istituti. Inoltre l’arrivo del liceo scientifico ha completato il quadro di una scuola che offre tutto il panorama di un ordinamento italiano: il liceo, l’istituto tecnico e l’istituto professionale».
Erica Trucchia

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