…e poi quella straordinaria benedizione sul lago di Bracciano
Il Giubileo Lauretano, concesso da Papa Francesco in occasione del centenario dalla proclamazione della Virgo Lauretana ad “Aeronautarum Patrona”, sta rappresentando un’occasione unica per onorare la Madonna di Loreto, la cui effige è stata elitrasportata nei giorni scorsi nella sede della “Luigi Bourlot” di Vigna di Valle, oggi centro di gravità permanente del centro sportivo e del museo storico dell’Aeronautica Militare. La statua, contenuta in una teca di rovere e vetro realizzata per l’occasione, è stata venerata con una cerimonia religiosa officiata dal Vescovo della Diocesi di Civita Castellana, Monsignor Romano Rossi. Ma prima della cerimonia la Madonna, a bordo di un elicottero, ha sorvolato i cieli di Anguillara, Trevignano, Bracciano e Manziana, per una benedizione speciale. Presenti per accogliere la sacra effige il Generale Sergio Scalese e il Comandante della base, il Colonnello Rosario D’Auria, oltre af Adelio Roviti, Tenente Colonnello e direttore del Museo. Presenti i sindaci dei paesi sorvolati dalla Madonna, il Direttore del Parco Bracciano-Martignano Daniele Badaloni, oltre a rappresentanze militari, civili e religiose dei comuni del circondario; e con loro il cappellano don Fausto e don Donelio, parroco di Vigna di Valle. Per la cronaca, abbinata al pellegrinaggio, c’è anche l’iniziativa benefica “Un dono dal cielo”, organizzata in collaborazione con L’Associazione Arma Aeronautica, che raccoglie il personale di Forza Armata in congedo, oltre a molti appassionati, a sostegno degli ospedali pediatrici Gaslini di Genova, Santobono Pausilipon di Napoli e Bambino Gesù di Roma.
Non solo l’area del lago di Bracciano, nel tour itinerante – e per quel che riguarda l’area del viterbese – la Madonna di Loreto è stata onorata anche nella Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare di Viterbo, dove è stata accolta dal Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli, e dal sindaco della città dei papi, Giovanni Maria Arena; a seguire l’effige è stata adorata nel Santuario di Santa Rosa, patrona di Viterbo; e qui va aggiunto che la scelta del Santuario di Santa Rosa per la celebrazione liturgica unitamente alla presenza di una rappresentanza dei Facchini di Santa Rosa hanno simboleggiato l’incontro tra le due Patrone, rimarcando, così, la vicinanza tra la comunità viterbese e l’Aeronautica militare.
Elisabetta Mulas