22 Dicembre, 2024
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A Roma 101 cinema sono chiusi. Al loro posto sale bingo, supermercati, hotel: il report

A Roma 101 cinema sono chiusi. Al loro posto sale bingo, supermercati, hotel.
La mappatura è stata diffusa dall’associazione Dire Fare Cambiare: “Ad oggi i cinema chiusi o trasformati sono quindi un centinaio, ma quanti diventeranno post pandemia? Quanti cinema riusciranno a riaprire?”
Di questi cinema chiusi 43 risultano abbandonati o dismessi, 53 sono stati trasformati in sale bingo, negozi o supermercati. Solo in 5 casi sono stati riaperti, su iniziativa di privati, come luoghi culturali con valenza sociale. Sono questi i numeri che emergono dalla mappatura ‘Nuovi cinema (in) Paradiso’ portata avanti dall’associazione Dire Fare Cambiare, nata recentemente per volontà di un gruppo di donne e promotrice di un Manifesto per la Cultura Bene Comune e Sostenibile.

La mappatura è stata condotta da Silvia Sbordoni, artista visiva, che all’interno dell’associazione si occupa di arte pubblica. “Abbiamo deciso di mappare i cinema chiusi in quanto luoghi di produzione e fruizione culturale”, spiega Sbordoni a Romatoday. “Il lavoro riprende un’iniziativa del 2011, chiamata progetto Macine, quando in concomitanza del Festival del Cinema di Roma, sui cinema in disuso vennero affissi dei manifesti d’artista. L’obiettivo era dare risalto a una realtà poco conosciuta”.

Negli ultimi dieci anni, secondo le cifre diffuse dall’associazione, solo 5 cinema hanno riaperto con funzioni culturali. “Da allora tantissimi cinema sono stati trasformati in attività commerciali, supermercati e sale bingo”. In particolare: 13 sono diventati negozi o attività commerciali, 11 oggi sono bingo, 6 sono supermercati, 4 sono centri convegni, 4 sono stati trasformati in chiese, 4 in hotel, 2 in banche, 2 in appartamenti privati, 2 in centri sportivi. Infine al posto di un cinema oggi ci sono una sede della massoneria, una discoteca, uno studio Tv, una università e un fast food.

“Il problema è che non c’è un piano regolatore che tuteli questi spazi. Anche la delibera che fissa la percentuale di attività culturali che devono persistere all’interno di un cinema viene spesso aggirata”, continua Sbordoni. Le chiusure causate dalla pandemia di Covid 19 potranno peggiorare ulteriormente il quadro: “Nessuno può dire quanti cinema riusciranno a riaprire al termine della pandemia”.

Per l’associazione, si legge nella nota, “si tratta di un tema fondamentale per la nostra città e con questa mappatura chiediamo alle istituzioni competenti di mantenere alta l’attenzione sull’importanza di preservare e tutelare i cinema di Roma e, più in generale, tutti gli spazi culturali con particolare attenzione alle periferie”.

(Fonte: RomaToday)

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