Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni sulla città metropolitana dei circoli del Partito Democratico di Anguillara, Bracciano, Manziana, Trevignano.
CONSIDERAZIONI SULLA CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE
PREMESSA
Roma e la sua Provincia sono due facce della stessa medaglia; sono legate da un destino comune per storia, tradizione e prospettive future: Roma parteciperà alla crescita della sua Provincia e la Provincia farà sistema con Roma. Questo è l’assunto da cui partire per determinare un quadro normativo che garantisca l’unicità e la funzionalità della città metropolitana.
FINALITA’ E FUNZIONI DELLA CITTA’ METROPOLITANA
La legge n.56 che ha istituito la città metropolitana stabilisce le seguenti finalità e funzioni:
cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; la gestione integrata dei servizi; la mobilità e la viabilità; lo sviluppo economico e sociale; lo sviluppo dei servizi pubblici di interesse generale.
Si affidano quindi poteri significativi e importanti, che saranno attuati con una legge regionale specifica. Di conseguenza i temi sociali ed economici delle popolazioni della provincia di Roma potranno trovare risposte in un luogo di nuove opportunità con una dimensione più ampia e sinergica nella città metropolitana.
LO STATUTO
Lo Statuto ha lo scopo di rendere la legge funzionale al territorio; consente di riequilibrare le funzioni e di prevedere strumenti di garanzia. In questa fase necessita il massimo impegno per elaborare uno Statuto che garantisca i giusti equilibri nelle funzioni di governo fra Roma e gli altri 120 comuni della Provincia. Le soluzioni ai grandi temi come la sanità, l’urbanistica, la gestione dei rifiuti, dei trasporti e della mobilità devono trovare nell’istituzione nascente un luogo di nuove opportunità; anche in considerazione del fatto che oggi sono di competenza regionale.
IL PROTAGONISMO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
La legge 56 stabilisce che gli organi di governo della città metropolitana siano: Il Sindaco metropolitano; il Consiglio metropolitano, la Conferenza metropolitana.
L’unica assemblea elettiva è il Consiglio metropolitano, con elezione di secondo livello da parte di tutti i Sindaci e Consiglieri dei 121 Comuni.
Noi riteniamo che questa norma debba essere modificata nello Statuto e che i cittadini della città metropolitana siano chiamati ad eleggere i propri organi di governo, per superare la contraddizione oggi presente che prevede una città metropolitana con funzioni e poteri di primo livello, ma poi viene declassata a Ente di secondo livello per quanto riguarda il sistema elettivo. Di conseguenza noi riteniamo non vi sia alcuna contrarietà di principio nel richiedere un referendum consultivo, ma al contempo ci chiediamo se in questa fase sia opportuno. Inoltre ci chiediamo se una riforma istituzionale, con una visione rivolta al cambiamento, si può liquidare con un si o con un no, peraltro sollecitata da timori e preoccupazioni che possono trovare risposta attraverso un serio confronto sui contenuti della legge. Questo deve essere il nostro impegno oggi, per non sprecare l’opportunità che la città metropolitana ci offre.