24 Dicembre, 2024
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Parco fotovoltaico: le precisazioni del Comune di Vitorchiano

In seguito ad alcune notizie recentemente apparse sulla stampa locale riguardanti il progetto del parco fotovoltaico tra i comuni di Bomarzo, Viterbo e Vitorchiano, l’amministrazione comunale di Vitorchiano ritiene necessario dare trasparenza alle procedure, completamente esterne e in carico alla Regione Lazio, per il rilascio delle relative ed eventuali autorizzazioni.

Il Comune di Vitorchiano precisa che nessun impianto è stato ancora, allo stato attuale, autorizzato dalla Regione. Il progetto in esame interesserà alcune porzioni di territorio tra i comuni di Bomarzo, Viterbo e Vitorchiano. Dal momento che la legge regionale numero 18 del 23 novembre 2006 stabilisce le modalità di rilascio delle autorizzazioni per impianti per la produzione di energie rinnovabili, per il progetto in questione la società Martello srl aveva presentato una prima apposita istanza alla Regione Lazio nell’agosto 2020. Quindi, in tempi recenti la stessa Regione ha notificato ai comuni interessati l’inizio dell’iter autorizzativo, articolato come segue: apertura conferenza dei servizi, procedura di verifica Via (Valutazione impatto ambientale), verifica documentazione per autorizzazione unica regionale. È necessario però precisare che la stessa società proponente ha richiesto l’avvio di un nuovo iter per la Via solo il 22 aprile 2021, presentando in Regione un progetto revisionato con aumento delle fasce di mitigazione (e conseguente riduzione delle superfici utilizzabili), prevedendo anche l’interramento delle linee di collegamento energetico.

L’impianto, che nasce per una produzione di circa 100 MW, prevede pannelli con altezze variabili tra 1,25 e 2,70 metri. In parallelo e autonomamente, Terna spa sta procedendo all’iter per una nuova stazione di trasformazione nel quadrante nord del territorio provinciale, che permetterà anche di stabilizzare la rete elettrica nel quadrante nord-ovest del Viterbese, con giovamenti anche per Vitorchiano. A fronte di tale impianto sarebbero previste opere compensative che si dovrebbero tradurre, oltre a fasce di rispetto e alberature per ridurre o eliminare l’impatto visivo, anche interventi quali l’installazione di oltre 120 KW di impianti fotovoltaici su immobili comunali (in particolare scuole e capannone) che permetteranno risparmi in bolletta e la sostituzione di vecchie lampade con nuovi Led a basso consumo. Inoltre è altrettanto utile ricordare che l’area in oggetto è agricola, ma non è in produzione; la stessa non ricade nel vincolo ambientale, pertanto rispetta il codice dei beni culturali (DL 42/04); la salvaguardia delle visuali vincolate viene richiamata nell’articolo 49 del PTPR (Piano territoriale paesistico regionale); le aree agricole zona “E” sono peraltro normate dalla legge regionale 38/99.

“Considerato che la normativa nazionale e regionale vigente potrebbe consentire il proliferare di impianti fotovoltaici anche sul nostro territorio – dichiara l’amministrazione comunale – senza purtroppo permettere di incidere in maniera determinante sull’iter autorizzativo, il Comune si farà promotore di specifici studi al fine di attuare un’apposita variante al piano regolatore generale, così da individuare le aree non idonee per l’installazione futura di impianti analoghi. In questo modo, oltre a colmare un vuoto normativo locale, le aree di maggior pregio dal punto di vista ambientale e agricolo verranno tutelate e salvaguardate. Riteniamo infatti che un’amministrazione comunale, ancor più se nella condizione di non poter impattare attivamente sul processo decisionale, deve rappresentare il territorio cercando di trovare sempre le migliori condizioni, permettendo e agevolando la trasparenza”.

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