Via libera dal Senato a un piano “storico” per l’innovazione: 190 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo e 52 miliardi per fabbricare chip e semiconduttori negli Stati Uniti
Repubblicani e democratici hanno superato le differenze e unito le forze per approvare uno dei più importanti interventi del governo americano nella politica industriale: il Senato Usa ha votato un disegno di legge per fronteggiare la minaccia tecnologica della Cina con investimenti per quasi 250 miliardi di dollari.
E’ stato dato il via libera a larga maggioranza (68 voti contro 32) a un ambizioso piano nel settore della scienza e della tecnologia, presentato come un testo “storico” per contrastare la minaccia economica della Cina e il suo modello “autoritario”.
La misura bipartisan stanzia circa 190 miliardi di dollari per disposizioni volte a rafforzare la tecnologia e la ricerca e lo sviluppo in settori chiave come l’intelligenza artificiale e la scienza quantistica. Prevede inoltre l’approvazione di una spesa di 52 miliardi di dollari in cinque anni per incoraggiare la fabbricazione negli Stati Uniti di chip e semiconduttori, che ora sono principalmente prodotti in Asia.
Il disegno di legge deve ora passare alla Camera dei Rappresentanti per essere inviato alla Casa Bianca per la firma del presidente Joe Biden.
“Se non facciamo qualcosa, i nostri giorni come superpotenza dominante potrebbero finire”, ha avvertito il leader della maggioranza democratica del Senato Chuck Schumer poco prima del voto. “Ed è per questo che questo sarà ricordato come uno dei più grandi successi ottenuti tra democratici e repubblicani al Senato degli Stati Uniti nella storia recente”, ha aggiunto.
Il disegno di legge “pone le basi per il più grande investimento in scienza e tecnologia da generazioni”, ha spiegato. “Chiunque vinca la gara nelle tecnologie del futuro”, come l’intelligenza artificiale, il calcolo quantistico, “sarà il leader economico del mondo”. E quella nazione “modellerà il mondo a sua immagine”, ha proseguito con un avvertimento rivolto direttamente al leader cineseXi Xinping. “Vogliamo che questa immagine sia democratica? O vogliamo un’immagine autoritaria, come quella che il presidente Xi vorrebbe imporre al mondo?”.
Il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha lamentato che il piano lascia alcune misure “fuori”, ma alla fine ha votato a favore. “Dalle catene di approvvigionamento critiche alla proprietà intellettuale al controspionaggio, affronta argomenti chiave che contribuiranno a definire le nostre basi strategiche per i decenni a venire”, ha detto.
L’investimento proposto “offre un’opportunità per gli Stati Uniti di battere un colpo, per rispondere alla concorrenza sleale che vediamo dal partito comunista cinese”, ha detto il repubblicano Roger Wicker, il numero due del comitato del commercio dove il testo è stato negoziato.
(AGI)