23 Dicembre, 2024
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Professione? Lei fa… la meccanica!

Simpatica, benvoluta e apprezzata da tutti, competente, con gli occhi azzurri curiosi che non si fermano mai. È Sofia, ventitreenne di Anguillara Sabazia (ma è nata a Trevignano Romano) che fa un lavoro ancora inusuale per una donna: la meccanica in un’autofficina.
«Una passione – dice – che mi ha trasmesso mio padre. Per il compleanno dei sei anni mi regalò una minimoto, dono che a mia madre non piacque affatto. Non avendo il permesso per guidarla passavo il tempo a smontarla e rimontarla; solo per i pezzi più difficili papà mi veniva in aiuto. Non solo: ogni volta che papà portava la macchina dal meccanico, per farmi stare buona mi davano un cacciavite insieme al permesso di smontare tutto quello che vedevo nell’officina. Piano piano ho iniziato a conoscere bene i motori e tutti i componenti. Finiti gli studi mi sono presentata in quest’autofficina dicendo che avrei voluto fare il meccanico. Pensavo non mi avrebbero preso in considerazione, invece dopo una settimana mi hanno chiamato dicendomi che avrei iniziato l’indomani. Il mattino dopo mi hanno fatto smontare il motore di una Smart per vedere se ero davvero in grado di farlo. Dopo averlo smontato mi hanno confermato. È quasi sei anni che sono qui e questo lavoro mi piace tantissimo». E… i colleghi come hanno vissuto la tua presenza? «Bene, per me questa ormai è una seconda famiglia». «Per noi è una piccola sorellina – dicono – è brava, simpatica, professionale ed anche la figura che serviva in questa officina, perché è una sorta di jolly capace di operare in molteplici situazioni. È un valido collega di lavoro». «Mentre i clienti – dice Sofia – si dividono tra quelli che mi guardano con un pizzico di stupore misto ad ammirazione e non hanno alcun problema a farsi sistemare la macchina da me e quelli che “No, le mani di una donna sul motore della mia automobile mai». «Scegliere questo lavoro è stata una cosa normale – risponde il titolare Luciano Vittorini – è venuta, ha detto che voleva fare questo mestiere, e dopo averle fatto fare una prova pratica l’abbiamo presa: è brava, ai clienti piace e così siamo tutti contenti».
Paola Scarsi

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