23 Novembre, 2024
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Crollano le immatricolazioni autobus nel Lazio

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti nel Lazio, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

Immatricolazioni trasporto merci: stabile il Lazio, Roma unica provincia in crescita
Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Il Lazio è l’unica regione italiana a non subire variazioni e a confermare per il 2020 le 1.441 targhe registrate nel 2019. Tra le province, l’unica a registrare un incremento è Roma (+11,8%).

Uno scenario simile si presenta per il trasporto persone dove le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). Nel Lazio le nuove immatricolazioni di bus perdono il 42,9% e si fermano a 396 unità. Molto alte le percentuali negative delle province: Roma cala del 40,7%.

Alimentazione, l’elettrico sotto l’1% e scompare l’ibrido
Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema, con percentuali simili, nel Lazio, Regione con più mezzi elettrici e ibridi in circolazione (0,21% e 0,20%). La capitale registra la quota più bassa di mezzi a gasolio (89,9%), e il numero più alto nelle altre fonti di alimentazione: solo qui l’elettrico e l’ibrido arrivano allo 0,3%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il Lazio segue questo trend e vede il 92% degli autobus a gasolio, il 6,2% a metano e l’assenza di alimentazione ibrida. Una piccola percentuale di elettrico, sotto l’1%, si vede in quasi tutte le province, e a Roma segna lo 0,8%.

A Roma quasi un autobus su 4 ha massimo 5 anni
La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Stessa graduatoria con percentuali leggermente più alte nel Lazio: 19,5%, 18,6% e 16,6%. I mezzi di oltre 40 anni sono il 4,7% del totale, mentre quelli di massimo 5 anni il 16,7%. Con il 20% di autocarri di 5 anni di età e “solo” il 15,2% di ultratrentenni, Roma è la provincia più giovane.

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione il numero di bus di massimo 5 anni arriva al 23,3%, superando la percentuale di quelli ultraventennali (21,7%). Roma è ancora una volta la più giovane (24,7% di massimo 5 anni e 17,3% di oltre 20 anni).

Quasi 1 bus su 2 è Euro 5 o 6
Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Nel Lazio le categorie recenti scendono al 27,3% mentre quelle obsolete salgono al 36,8%. Tra le province, Roma è sul podio e sfiora il 40% di Euro 5 e 6.

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. Nel Lazio il tasso di Euro 0, 1 e 2 è alto e arriva al 25,5% ma viene sorpassato dalla percentuale di Euro 5 e 6, ben al 45,4%. A riprova di quanto detto sopra, Roma è la provincia con il maggior numero di categorie emissive poco inquinanti (48,8%).

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