22 Novembre, 2024
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Convegno sul diritto alla mobilità: il resoconto dei Circoli PD di Anguillara, Bracciano, Manziana e Trevignano

La regione Lazio ha voluto utilizzare il principio della pianificazione partecipata per la redazione del Piano  Regionale della  Mobilità  dei Trasporti e della Logistica (PRMTL), pertanto in considerazione di questa scelta, i circoli del PD di  Bracciano, Anguillara, Trevignano, Manziana,  hanno organizzato un dibattito pubblico al fine di dare un contributo di valutazioni e verifiche da parte dei cittadini e dei principali portatori di interesse nei propri comuni.

Il contributo proposto dai circoli si articola in un documento redatto, e con questo lavoro i circoli del PD interessati vogliono anche sottolineare il loro possibile ruolo centrale nell’essere  propulsori delle iniziative amministrative locali e della pianificazione regionale sul territorio locale.

In una prima fase del documento i circoli vogliono evidenziare gli aspetti dell’analisi del PRMTL, che condividono e considerano corrispondenti alle caratteristiche del proprio territorio.

Le attuali tendenze mostrano che nel Lazio c’è una crescita della domanda di spostamento con i mezzi pubblici.

Ad esempio, dal 2008 al 2012, i passeggeri del trasporto ferroviario sono aumentati del 4% circa, mentre quelli del trasporto pubblico su gomma extra-urbano sono cresciuti dell’1,5% circa.

Il TPL  ( Trasporto Pubblico Locale) nel Lazio soffre tuttavia di diversi problemi dovuti, in gran parte, all’attuale organizzazione del servizio.

Peraltro sul territorio regionale sono presenti alcune linee che svolgono servizio all’interno di territori comunali anche in sovrapposizione con i TPL locali, con conseguente aumento dei costi del servizio e di gestione.

Inoltre anche in termini di intermodalità passeggeri si ravvisano delle problematiche che rendono il trasporto pubblico poco appetibile. In particolare, l’accessibilità al trasporto ferroviario con mezzi di trasporto pubblico su gomma è oggi un concetto poco radicato nel Lazio.

Peraltro il servizio extraurbano su gomma, soffre della congestione quasi permanente sulle radiali della capitale e nella sua area metropolitana, e sui principali centri urbani capoluoghi di provincia. Ne consegue, quindi, un servizio irregolare e con eccessi di carico che si concentrano sulle corse più ritardate.

Anche la rete ferroviaria del Lazio gestita da RFI presenta una struttura radiale con centro il nodo di Roma, che riveste un ruolo fondamentale per la rete ferroviaria regionale, nazionale e internazionale. La struttura della rete del nodo di Roma è caratterizzata da un anello aperto che circonda il centro della Capitale e che funge da collegamento tra le varie linee regionali che si diramano in senso radiale verso l’esterno.

Questa impostazione infrastrutturale ha quindi, influenzato il modo di interpretare nel tempo il ruolo critico che nel Lazio è stato dato al trasporto ferroviario per una mobilità sostenibile, determinando la tendenza a prediligere il nodo ferroviario di Roma, nella pianificazione e nella  realizzazione degli interventi per il potenziamento del sistema ferroviario regionale.

Il potenziamento del nodo ferroviario di Roma , è quindi già da tempo definito nelle sue linee essenziali, ma i  tempi di realizzazione degli interventi risultano fortemente condizionati dal ritmo di erogazione dei finanziamenti.

Mentre riguardo per le aree a bassa densità, definite da 3 criteri, pochi spostamenti, basse densità, e tendenza al calo demografico,  i servizi di trasporto pubblico locale dovrebbe tendere secondo gli  studi alla base del PRTML, verso sistemi di tipo a domanda o taxi collettivo. In questo modo, le corse Cotral a bassa utenza, potrebbero essere reimpiegate lungo le direttrici principali ed i corridoi del TP.

Pertanto all’interno dello scenario sopra descritto, il PRMTL indica in sintesi i seguenti interventi come necessari e realizzabili, come la creazione di nodi di scambio gomma-ferro efficaci e il coordinamento degli orari del servizio su gomma con quelli del servizio ferroviario.

Inoltre la ridefinizione dei fabbisogni basata sui piani inviati dai comuni e sull’adeguamento dell’offerta di trasporto alla effettiva domanda e l’assorbimento dell’esternalizzazione di parte delle percorrenze attualmente effettuate da Co.Tra.L., e il miglioramento del servizio nelle aree a domanda debole.

Nonchè la razionalizzazione del trasporto pubblico locale rafforzando la creazione delle unità di rete tramite consorzi tra Comuni.

La rete viaria nel Lazio presenta una struttura fortemente radiale rispetto alla città di Roma. Pertanto il PRML per superare tale struttura, che causa gravi problemi di congestione in particolare sul GRA, e non garantisce un collegamento efficace e diretto dei diversi territori della Regione indica come soluzione, in una visione di lungo periodo, il passaggio a una struttura a maglia. In tale senso è fondamentale prevedere ulteriori collegamenti trasversali che dovranno aggiungersi alla trasversale Nord (Civitavecchia, Orte, Terni) e che dovranno collocarsi sia a Sud sia a Nord di Roma e del Lazio.

Concludendo, la Regione deve porsi l’obiettivo di una gestione del sistema stradale e dell’informazione all’utenza in tempo reale. Questo è possibile sviluppando una piattaforma capace di integrare e analizzare le enormi moli di dati ora disponibili da fonti come: smartphone, scatole nere di bordo e sistemi d’infomobilità.

Il Lazio è di fatto una regione metropolitana, pertanto il dinamismo e la capacità competitiva delle aree dipende molto dalla distanza con Roma. Una distanza intesa in termini fisici e geografici, ma anche relazionali. Accorciare la distanza da Roma significa ridurre i tempi attraverso migliori collegamenti viari e ferroviari, ma significa anche incentivare le relazioni e le esperienze di collaborazione.

Rimane però fermo il fatto che, il nostro territorio nell’ultimo decennio risulta tra quelli che ha subito un più alto incremento demografico. Infatti tra i comuni in cui si è verificato un aumento percentuale tra il 20% e il 50% nel decennio 2001-2011.

Inoltre il livello manutentivo di queste strade risulta di anno in anno sempre più deficitario, a tutto discapito della sicurezza stradale.

Questo è vero in particolare per la SS493, Claudia – Braccianese, dove si riscontra un evidente progressivo depauperamento del manto stradale.

Un altro aspetto considerato importante, per il nostro territorio riguarda le Piste ciclabili. In quest’ambito il Piano regionale riporta  che è in fase di progettazione esecutiva  la circumlacuale del lago di Bracciano. A tal proposito si vuole evidenziare, che per il territorio, questa pista ciclabile riveste un’importanza strategica per lo sviluppo del turismo collegato al Lago, rappresentando per questa via un importante potenziale volano economico.

Riguardo l’altra importante infrastruttura per la mobilità, ovvero l’ infrastruttura ferroviaria, si rileva che, per quanto riguarda il nostro territorio, è in fase di progettazione il
raddoppio della tratta Cesano – Bracciano. Ovvero la prosecuzione del raddoppio già realizzato tra Roma e Cesano, un intervento che si inquadra nell’ambito degli investimenti finalizzati al potenziamento e allo sviluppo del trasporto ferroviario nella Regione Lazio. Il progetto prevede il raddoppio, in affiancamento al binario esistente, per 16 km, tra la stazione di Bracciano e la stazione di Cesano, l’eliminazione di tutti i passaggi a livello per migliorare la sicurezza e la realizzazione di un sistema di distanziamento con blocco automatico (BA).

Questo intervento lungo la FR3,  consiste quindi, in una serie di lavori finalizzati a incrementare la frequenza dei treni (oggi ogni 30 minuti) e a potenziare i parcheggi di scambio a servizio delle fermate.

In conclusione  i circoli del PD del Lago di Bracciano vogliono innanzitutto, sottolineare la priorità del potenziamento della FR3, così come previsto anche nel PRML e la cui necessità è stata evidenziata anche nello studio del Piano di Bacino della provincia di Roma del 2007.

Al tempo propongono che anche le eventuali risorse risparmiate con il potenziamento del “ferro”, così come auspicato dal PRML, vengano perlomeno in parte devolute nel potenziamento dei collegamenti trasversali tra i comuni del lago, Civitavecchia e Ladispoli. Questo anche in un’ottica di servizio su gomma di adduzione verso le stazioni ferroviarie. Si sottolinea peraltro, come detto sopra, che i comuni del lago di Bracciano, sono stato oggetto di un forte incremento demografico ed inoltre, come delineato nel citato piano di Bacino della provincia di Roma, all’interno del sistema Civitavecchia, questi sono definiti facenti parte di un sub-sistema, in quanto proprio a Bracciano sono presenti la sede INPS, l’ospedale, scuole secondarie.

Appare opportuno quindi,  anche con questo documento e nella sede del dibattito pubblico, lanciare la proposta di forme di collaborazione perlomeno tra i comuni del lago, per gestire in forma aggregata il servizio del TPL urbano, con la creazione di un unico bacino e la conseguente costituzione di un consorzio o di un ATI tra questi comuni per la gestione del tpl urbano, in modo da poter ottenere economie di scala e l’integrazione delle reti del trasporto urbano eventualmente anche con Ladispoli.

I circoli vogliono sottolineare che una riorganizzazione del TPL, nel nostro territorio, non potrà prescindere da provvedimenti, volti ad ottenere  un miglioramento del livello igienico sanitario nel servizio TPL, nonché un miglioramento delle informazioni sul servizio erogato in maniera chiara e tempestiva come anche in un potenziamento dell’offerta di parcheggi nei  nodi di scambio.

Per questo si suggerisce anche lo strumento dell’introduzione di criteri di penalizzazione chiari  nei contratti di servizio, che tengano conto di livelli minimi oggettivi da richiedere ai concessionari. Questo in considerazione del fatto che per il nostro territorio la mobilità ed in particolare il TPL, è un volano importante per lo sviluppo economico e turistico.

 

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