Precisiamo subito che la “residenza fittizia” è un’opportunità che i comuni offrono a coloro che hanno difficoltà ad avere una residenza fissa per motivi diversi; c’è chi sceglie di vivere in camper, chi in barca, chi invece più disagiato cambia continuamente residenza o addirittura non ne ha una. La residenza fittizia permette pertanto a tutti costoro di godere dei diritti fondamentali come quelli sanitari e non solo.
Nel Comune di Ladispoli tale servizio è attivo dalla fine degli anni ’90 ed attualmente ne usufruiscono 32 cittadini.
Questo è il dato reale, tutto il resto è utile solamente a fornire cattiva informazione.
Nell’ultimo periodo vi è la tendenza comune ad addebitare alla attuale emergenza epidemiologica problemi che hanno origini totalmente differenti. Ad esempio, lo “sblocco degli sfratti” non è ancora iniziato per i casi post pandemia (avverrà a scaglioni nei prossimi mesi) e gli attuali provvedimenti di sfratto sono frutto di procedimenti iniziati prima della pandemia.
Dunque è importante informare i cittadini, anche considerando a quanto richiesto dal consigliere Rossi, che non avrà luogo un Consiglio Comunale che abbia come oggetto la possibilità di dichiarare “residenza fittizia” poiché a Ladispoli tale possibilità è già realtà.
Colgo l’occasione, inoltre, per ribadire un triste fatto di dominio pubblico, ultimamente ben trattato dal noto quotidiano “il Sole 24 ore”- “…un’indagine della Guardia di Finanza ha rivelato che, su 10 sussidi concessi dalla pubblica amministrazione, ben sei sono finiti a persone che non ne avevano diritto. Gli stratagemmi utilizzati dai consueti “furbetti” fanno leva sempre sulla stessa pratica: il cambio di residenza per godere di sconti fiscali (si pensi alle imposte sulla casa) o per separare il proprio Isee da quello del nucleo familiare e, apparendo così più “poveri”, ottenere benefici sociali e assistenziali non dovuti. Anche se nessuno racconta dei numerosi controlli effettuati, dei procedimenti penali e delle sanzioni tributarie applicate”.
Ovviamente questo vile stratagemma non fermerà questa Amministrazione che continuerà a dare attenzione a chi ha più bisogno, anche tenuto conto che senza dubbio la pandemia, il lockdown e la perdita del lavoro non hanno aiutato chi già versava in difficili condizioni economiche e sociali creando anche nuovi poveri ai quali continueremo a dare il nostro sostegno.
Avv. Veronica Raimo
Assessore ai servizi anagrafici, demografici e stato civile, digitalizzazione e informatizzazione, ufficio Europa