La Giornata internazionale della donna ricorre ogni 8 Marzo per non dimenticare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, nonchè le discriminazioni e le violenze di cui, ancora oggi, sono oggetto in molte parti del mondo.
La celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909 e in Italia nel 1922.
Nel VII Congresso della II Internazionale tenutosi a Stoccarda nel 1907 vennero toccati temi scottanti come l’atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, il colonialismo, la questione femminile e la rivendicazione del voto alle donne.
Su quest’ultima il Congresso votò una soluzione nella quale i partiti socialisti si impegnavano a lottare per l’introduzione del suffragio universale femminile, senza però allearsi con le femministe borghesi.
Il 3 Maggio 1908 la socialista Corinne Brown tenne, a causa dell’assenza dell’oratore ufficiale designato, la conferenza organizzata dal Partito Socialista di Chicago: così quell’incontro, a cui erano state invitate tutte le rappresentanti femminili, prese il nome di “Woman’s Day”.
Ovviamente i temi discussi andarono dallo sfruttamento lavorativo ai danni delle operaie, sia a livello salariale che negli orari di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del loro diritto di voto.
Ad animare quelle voci, quei sentimenti e quella voglia di giustizia una grandissima fede di volontà, portata avanti con orgoglio e senza poche difficoltà da coloro che credevano fermamente nell’uguaglianza di genere e di pensiero.
Di continuare a credere e a credersi: questo il nostro augurio per il Woman’s Day.