In un incontro tenutosi stamane alla Regione Lazio si sono confrontati il Direttore Generale della ASL ROMA F , dott. Giuseppe Quintavalle , ed i vertici della Cabina di Regia sui Servizi Sanitari Regionali per fare il punto della situazione dopo il pronunciamento del TAR Lazio che, a seguito del ricorso presentato dai Comuni del comprensorio del Lago di Bracciano, ha sospeso fino il prossimo luglio gli effetti dei Decreti di Riorganizzazione della Rete Ospedaliera regionale dello scorso 2014 riguardanti l’ Ospedale ‘Padre Pio’.
In realtà la concessione della sospensiva in via di urgenza, non è altro che una decisione interlocutoria che mira solo al ‘congelamento’ dello status quo sino all’esame di merito che i Giudici Amministrativi affronteranno in Camera di consiglio il 21 luglio prossimo.
La Regione nella strategia complessiva della Riorganizzazione della Rete Ospedaliera, proprio per ‘salvare’ l’Ospedale di Bracciano ha scelto di utilizzare lo ‘spiraglio’ che il Decreto Balduzzi (135/2012) concedeva ai presidi di aree cosiddette disagiate, pur con l’adozione generalizzata in tutto il Lazio del modello hub e spoke”
Dopo anni di inerzia la Regione ha scelto di cancellare la chiusura dell’ospedale prevista dal decreto 80/2010 della Polverini elaborando o un nuovo modello di organizzazione sulla base di quanto definito dal Decreto Balduzzi per questi tipi di struttura, mantenendo la possibilità di ricovero in Reparto, lo svolgimento di attività chirurgiche di piccola e media complessità, e la presenza di un pronto soccorso gestito da specialisti dell’Area Medica e da un’anestesista, con possibilità di indagine diagnostica immediata per analisi cliniche e radiologiche.
I numeri del Padre Pio sostengono questa formula ma non consentono ipotesi diverse. La scelta del modello per intensità di cure dunque è quella che meglio garantisce sia la popolazione che la sicurezza delle prestazioni erogate.
La sospensiva sul destino di Bracciano non produrrà comunque ricadute negative sull’Atto Aziendale che è stato condiviso da 23 sindaci su 28, è stato nel frattempo approvato in sede regionale ed è in attesa di pubblicazione sul B.U.R. Lazio. Le uniche limitazioni riguarderanno i tempi ed i modi della riorganizzazione del Padre Pio. Al fine di individuare una possibilità di soluzione condivisa e positiva con gli Enti Locali, la Regione in accordo con la Asl ha deciso di avviare subito un tavolo tecnico di confronto utile a superare in modo condiviso e costruttivo le questioni poste ed accelerare se possibile il processo di riorganizzazione previsto