18 Luglio, 2024
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Paciolo incontra Galileo, gli studenti espongono al museo

È lunedì 25 ottobre, siamo nell’aula Righini Bonelli presso il museo scientifico “Galileo” di Firenze. C’è una palpabile emozione mista a soddisfazione che disegna i volti di un gruppo di studenti, stanno per ricevere dal direttore generale Marco Ciardi e dal responsabile per la didattica Andrea Gori un diploma per la magistrale riproduzione con materiale di recupero di alcuni strumenti galileiani, esposti e presentati nel museo.
Si tratta di alcuni studenti del biennio del liceo scientifico opzione “scienze applicate” dell’istituto “Paciolo” di Bracciano, che hanno presentato i loro lavori su invito del museo fiorentino.
Per capire però come i ragazzi guidati dalla professoressa Maria Chiara Mondati siano arrivati a questo traguardo, serve fare un passo indietro e, più precisamente, tornare a circa un anno fa.
Questo viaggio parte lo scorso autunno, quando il “Paciolo” accoglie il progetto di potenziamento a cura della Mondati (matematica e fisica) denominato “Il laboratorio di Galileo”. La proposta didattica è quella di portare i ragazzi a coniugare lo studio degli esperimenti scientifici con il tema della tutela dell’ambiente, in un’ottica di “learning by doing”. Così gli studenti del primo biennio di scienze applicate si sono cimentati nella riproduzione di alcuni strumenti ideati e progettati dallo scienziato pisano con materiale povero, di recupero e a basso costo. I ragazzi si sono impegnati moltissimo con grande entusiasmo e determinazione, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia.
I lavori sono stati “il paradosso meccanico”, il “pendolo interrotto”, l’apparato per la dimostrazione delle corde coniugate, il cronografo ad acqua, il pendolo di sabbia e il pendolo d’onda (applicazioni del pendolo di Galileo, nda).
I video e le immagini delle apparecchiature realizzate sono stati poi visionati da Andrea Gori, che colpito dalla maestria e dalla creatività degli studenti, ha contattato la scuola affinché potessero esporre le loro opere nel Museo di Galileo a Firenze.
Tuttavia, la situazione emergenziale a seguito della pandemia ha imposto un differimento dell’esposizione fino al punto da cui siamo partiti: lunedì 25 ottobre. I nostri ragazzi hanno dunque preso il treno con tutti i materiali smontati, per poi allestire la mostra direttamente in loco. Computer e slide di presentazione hanno accompagnato il discorso dei “giovani scienziati” di fronte al personale del museo. Prima della premiazione finale, i ragazzi hanno beneficiato di un tour guidato e personalizzato condotto dal direttore scientifico e dal responsabile della didattica.
Un modo innovativo e autorealizzante di ripartire dopo un anno di didattica a distanza e per iniziare l’anno scolastico nel migliore dei modi. Una collaborazione efficace e lungimirante tra la scuola e il mondo della cultura. Una valorizzazione delle eccellenze del “Paciolo” che, ci auguriamo, possa proseguire con lo stesso successo.

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